NOTIZIARIO del 30 settembre 2004

 
     

Russia : lettera di 114 per la democrazia , ma Putin vara riforme
di Rico Guillermo

Ci sono anche Giuliano Amato e Massimo D'Alema fra i firmatari di una lettera aperta indirizzata ai capi di Stato e di governo dei Paesi membri d'Europa e della NATO nella quale si esprime preoccupazione per la situazione della democrazia in Russia e si chiede alla Comunita' politica mondiale di cessare i suoi rapporti idilliaci con Vladimir Putin. Fra gli altri firmatari - 114 politici ed intellettuali - l'ex ministro USA Madeleine K.Albright e l'esponente di Solidarnosh gia' candidato alla presidenza del parlamento UE Bronislaw Geremek.

I sottoscrittori condannano l'attacco di Beslan, un "atto di barbarie senza precedenti" ed "un atto di terrorismo odioso per il quale non vi possono essere ne' giustificazioni ne' scuse", tuttavia esprimono la profonda preoccupazione perche' questo tragico avvenimento viene utilizzato per minare la democrazia in Russia, mettendo in pericolo le istituzioni democratiche russe, gia' "fragili", ed ancora piu' fragili dopo l'ascesa di Vladimir Putin al potere nel 2000.

Putin, dicono i firmatari, ha "ridotto sistematicamente la liberta' e l'indipendenza della stampa" ed ha fatto "imprigionare arbitrariamente dei rivali politici reali o immaginari, ha fatto ritirare dalle liste elettorali dei candidati legittimi" ed ha commesso altri attentati alla liberta' di espressione.

Nelle mire dei firmatari l'appello sia le riforme annunciate dal Cremlino, sia la politica estera di Putin, "sempre piu' caratterizzata da un'attitudine a minacciare i vicini della Russia e la sicurezza energetica de'Europa, con il ritorno ad una retorica militarista ed imperialista e con il rifiuto di sottomettersi ai trattati internazionali firmati dalla Russia".

"Noi pensiamo che questa attitudine non possa essere accettata come base di un reale partenariato fra la Russia e le democrazie della NATO e dell'Unione Europea", commentano i firmatari, che rimproverano all'Occidente di essere rimasto in passato troppo spesso "zitto" ed aver moderato le sue critiche sperando che si trattasse di un momento passeggero.

"In questo momento critico della storia" si legge nell'appello, l'Occidente deve fare pressioni per un "cambiamento democratico del mondo intero, compreso il grande 'Medio Oriente' ". Quindi "noi dobbiamo dire la verita' su cio' che accade in Russia" concludono i firmatari "lo dobbiamo alle vittime di Beslan ed alle decine di migliaia di democratici russi che continuano a battersi per preservare la democrazia e la liberta' nel loro Paese".

Il senato russo ha confermata proprio ieri l'ipotesi di Putin di centralizzare il potere ed ha approvato l'inasprimento delle pene per reati di terrorismo e per i funzionari pubblici che li favoriscano per negligenza o corruzione. E' stata decisa anche la ristrutturazione delle forze di sicurezza, incluso l'FSB (ex Kgb). Aumentata anche la vigilanza ai luoghi a maggior rischio di attentati.

Il presidente russo ha poi riunito ieri al Cremlino i rappresentanti delle principali confessioni della Russia per creare una sorta di "alleanza" contro il terrorismo e per scongiurare la tentazione di colpevolizzare i musulmani per i recenti atti terroristici. Quest'ultima ipotesi e' stata definita dal governo russo "inammissibile e suicida". Putin ha chiesto ai leader religiosi riuniti di realizzare una "difesa morale" contro il fenomeno terroristico. E' stato firmato un documento comune di condanna degli atti terroristici.

Intanto il commissario ai diritti umani del Consiglio d'Europa, Alvaro Gil-Robles - che deve consegnare entro la fine dell'anno un rapporto sui diritti umani in Russia - si e' recato in visita in Cecenia. Commentando le riforme del Cremlino, egli ha detto che il terrorismo non puņ essere un pretesto per limitare le liberta', posizione gia' espressa a suo tempo in via generale dal commissario straordinario per il terrorismo dell'Unione Europea Gijis De Vries, nonche' - proprio per il caso russo - dal commissario europeo Patten.

Speciale terrorismo con speciale Beslan

Speciale diritti umani


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Mosca a Colin Powell:
le riforme sono fatti nostri

Beslan: la Russia colpira' i terroristi in tutto il mondo

speciale Beslan