NOTIZIARIO del 7 settembre 2004

 
     

Beslan : per servizio strage costretto a dimettersi direttore di Izvestia
di Giulia Alliani

"Ci raccontano sempre il falso. Mentono quando dicono che le nostre forze speciali sono le piu' efficienti e professionali. Perche' mentono?" Cosi' si chiede il giornale russo Moskovsky Komsomolets, aggiungendo: "Alla fine la verita' saltera' fuori, ma pare che siano cosi' abituati a mentire che ormai lo fanno per forza di inerzia."

Ci sono state notevoli differenze nella gestione delle notizie sulla strage in Ossezia tra le televisioni nazionali russe e la stampa.: le grandi TV di stato, Channel One e Rossiya, non hanno nemmeno interrotto i normali programmi quando, venerdi' scorso, sono arrivate notizie confuse sull'assedio alla scuola di Beslan.

NTV, di proprieta' della statale Gazprom, ha cominciato a trasmettere un servizio in diretta, e' quindi rapidamente passata a materiale di repertorio, tornando poi in diretta. Il giorno dopo, il resoconto dei giornali era certamente meno reticente, in particolare quello dell' Izvestia.

Nei giorni successivi anche Kommersant, Vedomosti e Nezavisimaya Gazeta, e persino la televisione di stato Rossiya, criticavano Putin per aver attribuito la strage di Beslam al "terrorismo internazionale" ed allo smembramento dell'Unione Sovietica.

Ma sincerita' e onesta' della stampa hanno il loro prezzo: ieri Raf Shakirov, direttore dell'Izvestia, e' stato costretto a dimettersi, perche' il suo editore ha giudicato "troppo enfatica" e "troppo radicale e critica" la copertura data dal giornale alla strage in Ossezia.

L'Izvestia era uscita con una bandiera nera in copertina, e l'edizione di sabato, in prima pagina, pubblicava soltanto la fotografia di un uomo disperato che portava in salvo una bambina durante il sanguinoso raid durato sei ore. Il giornale aveva anche riportato la notizia che all'interno della scuola erano rinchiusi circa 1000 ostaggi mentre le fonti ufficiali parlavano di circa 300 persone.

Secondo il Daily Telegraph, in Russia "l'importanza dei media come controllo sull'esecutivo sarebbe tanto piu' significativa in assenza di una vera e propria opposizione parlamentare" e, secondo il New York Times, nonostante i tentativi di parte della stampa russa, "l'impulso a sottacere la gravita' delle notizie resta ancora forte" nel paese.

Il Pakistan Times riporta anche la notizia che lunedi' e' stato arrestato il capo dell'ufficio di Mosca della televisione Al Arabiya, proprio nel momento in cui stava per partire per Mosca dall'Ossezia, dove si era recato a raccogliere notizie per il suo servizio.

Sempre secondo il Pakistan Times, che riferisce notizie avute da un redattore che preferisce restare anonimo, sarebbe stato "arrestato dalle autorita' russe all'aeroporto di Mineralniye Vody" Amr Abdul Hamid, un egiziano di nazionalita' russa, "che stava tornando a Mosca dopo aver preparato il suo servizio sugli ostaggi". La fonte sostiene che non sarebbero state fornite spiegazioni sui motivi dell'arresto, ma che la stazione televisiva avrebbe appreso che Abdul Hamid sarebbe stato trattenuto per due giorni.

Al Arabiya ha dato la notizia in un telegiornale della sera, ma non ha fornito dettagli.

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