NOTIZIARIO del 02 luglio 2004

 
     

Riforma Giustizia : affiggiamo un foglietto
di Gianfranco Gilardi, magistrato

Sulle porte di ogni ufficio e di ogni aula d'udienza dobbiamo affiggere, senza toglierlo mai, un foglio in cui sta scritto che dopo quasi sessanta anni di storia repubblicana il Governo ha chiesto e il Parlamento ha dato la fiducia su una "riforma" che incrina il principio di uguaglianza di fronte alla legge e colpisce i diritti di ogni cittadino.

Una "riforma" che non serve a restituire efficienza al sistema giudiziario, ma ad acuirne ritardi e disfunzioni; che non mira ad attribuire al Consiglio superiore della magistratura gli strumenti indispensabili per svolgere meglio i propri compiti, ma a rendere il Consiglio ancora più debole e impotente; che non giova a contrastare inettitudini, inerzie ed abusi, ma anzi ad aggravarli con un sistema di concorsi che riapre la spinta al carrierismo, fomenta fratture e divisioni, introduce in modo esplicito odiosi privilegi per spaccare la magistratura asservendo i più fedeli al Ministro e scoraggiare ogni forma di resistenza interna.

Affiggendo un foglio sulla porta di ogni ufficio e di ogni aula d'udienza, dovremo assicurare i cittadini che l'ANM continuerà a restare unita e ferma nella difesa dell'autonomia e dell'indipendenza e che i giudici, utilizzando ogni spazio offerto dall'ordinamento giuridico, continueranno a tener fede al giuramento che li vincola alla Costituzione a garanzia del principio di uguaglianza e della legalità, in funzione dei quali ogni giudice ha il compito di denunciare alla Corte Costituzionale le leggi in contrasto con la Costituzione.

Continueremo a svolgere le nostre funzioni con sempre maggiore impegno; e il foglietto affisso sulla porta diventerà il diario con il quale aggiornare i cittadini, giorno dopo giorno, intorno allo stato della giustizia, sui danni provocati dall'infausta riforma che si è voluto e dalla mancanza di quelle necessarie e indispensabili che continuano invece ad essere ignorate.

Scriveremo che ciò che sta accadendo attiene direttamente alla democrazia; e quindi ci riguarda come magistrati che hanno il compito di applicare la legge nei confronti di tutti senza distinzione; riguarda i cittadini, nel cui interesse primario la Costituzione ha voluto che i giudici fossero autonomi e indipendenti, riguarda gli avvocati i quali non possono ignorare che all'autonomia ed all'indipendenza della magistratura è indissolubilmente legata la sopravvivenza della loro stessa funzione e della loro dignità professionale.

E riguarda anche i magistrati dislocati presso il Ministero, taluno dei quali forse troverà il coraggio di affiggere un foglietto sulla porta del suo ufficio.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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Il commento della giunta Cassazione dell'ANM

La vendetta degli imputati

La notizia dell'approvazione alla Camera

Il testo del maxiemendamento approvato

Lo speciale sulla riforma dell'ordinamento giudiziario