NOTIZIARIO del 3 aprile 2004

 
     

Powell: prove per guerra Iraq inattendibili
di red

Il segretario di Stato USA Colin Powell ha dichiarato che alcune delle sue testimonianze al Consiglio di sicurezza dell'ONU settimane prima dell'inizio della guerra in Iraq erano probabilmente basate su informazioni di "fonti incerte" ed apparivano "non solide".

La testimonianza di Powell davanti al Consiglio di sicurezza dell'ONU il 5 febbraio 2003 fu il maggior evento nella campagna USA per sollescitare il sostegno alla guerra voluta dagli USA contro l'Iraq e giustificata con l'evidenza del fatto che il dittatore iracheno Saddam Hussein possedesse armi di distruzione di massa.

"Ora si capisce che esse non erano solide" ha detto Powell, precisando che la sua testimonianza era basata sulle informazioni di intelligence disponibili a quel tempo, che ora evidentemente appaiono poco attendibili. Le ammissioni di Powell sono state fatte in una discussione informale con i giornalisti sul volo di ritorno da Bruxelles venerdi'.

I punti chiave della testimonianza di Powell al Consiglio di sicurezza dell'ONU sulle armi di distruzione di massa furono:

  • conversazioni registrate fra un colonnello ed un brigadiere generale della guardia repubblicana irachena che discutevano a bordo di un veicolo prima dell'arrivo degli ispettori ONU che cercavano i siti sulle armi. Powell disse che la conversazione indicava che gli ufficiali iracheni erano allarmati e decidevano di evacuare tutto, dal che egli desumeva che essi avevano distrutto materiali banditi.
  • attivita' registrate dal satellite che aveva individuato un "deposito di munizioni chimiche attive". Powell mostro' le foto prese dal satellite ed indico' una macchia, dicendo agli ispettori che la foto mostrava chiari segni di stoccaggio di armi chimiche pericolose, aggiungendo che vi erano 65 siti che presentavano simili caratteristiche in Iraq. Powell mostro' poi un'altra foto dicendo che quello era il medesimo sito ripulito prima dell'arrivo degli ispettori ONU.
  • scienziati scelti per le interviste: Powell disse che Saddam aveva scelto personalmente scienziati iracheni perche' partecipassero agli incontri intrlocutori con gli ispettori ONU e li aveva "forzati a firmare i documenti dicendo che divulgare informazioni era punibile con la morte".
  • Prosecuzione dei programmi nucleari: Powell disse che l'Iraq continuava i suoi programmi nucleari sviluppando un missile a testate nucleari capace di coprire distanze di 1200 chilometri. Powell diede anche particolari sulle modalita' di acquisto del materiale fissile e di quello necessario a realizzare le parti metalliche delle armi nucleari.
  • Gas nervino non dichiarato: Powell disse che l'Iraq aveva stoccato fra 100 e 500 tonnellate di armi chimiche, fra cui gas nervino VX. Egli disse che una sola goccia di VX puo' uccidere un essere umano.

Analogamente, Powell parlo' di postazioni mobili contenenti armi chimiche. Tutte queste "prove" addotte da Powell lo portarono ad affermare che vi era stata una violazione della risoluzione 1441 dell'ONU che chiedeva all'Iraq di abbandonare le armi di distruzione di massa.

Powell asseri' anche che gli iracheni avevano anche contatti costanti e ad alto livello con la rete terroristica di Al Qaeda. Disse che i fuggitivi di Al Qaeda provenienti dall'Afghanistan avevano trovato ospitalita' nel nord dell'Iraq e loro compagni erano operativi a Baghdad. Powell disse anche che un fuggitivo ricercato per l'assassinio del diplomatico USA Laurence Foley, ucciso in Giordania, aveva trovato riparo in Iraq e progettava attacchi in Europa.

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