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speciale 11 settembre 2003 | ||
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11
settembre 2001
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LA
FORZA DELLA RAGIONE, NON LA RAGIONE DELLA FORZA Nella
giornata di oggi, 11 settembre, il Mondo intero si fermerà per commemorare
le vittime degli attentati compiuti dai terroristi di Al Qaida a New
York esattamente due anni or sono, per rievocare le terribili immagini
di quegli aerei scagliati come proiettili di fuoco verso le Torri
Gemelle. La
storia sudamericana del secolo scorso pare davvero identificarsi nella
trama di un racconto narrato mediante il parafrasare realistico ed
al contempo magico di Gabriel Garçia Marquez o di Isabella Allende,
richiama le musiche dolci e malinconiche di Joan Baetz ed i ritmi
accesi ed intensi degli Inti-Illimani. Quando,
nel 1971, la coalizione di Unidad Popular riuscì a conquistare il
governo del Paese a discapito delle forze conservatrici, da sempre
titolari del potere politico ed economico, Salvador Allende, al momento
di insediarsi nel palazzo presidenziale della "Moneda", sintetizzò
in una breve frase quella che era l'aspirazione della maggioranza
del popolo cileno: "conmigo, es el pueblo que entra a la Moneda". Ripensando
ai fatti che fecero seguito all'insediamento della Giunta Militare
di Pinochet, ai tanti desaparecidos gettati nel Pacifico dall'alto
degli aerei della morte, alle fucilazioni di massa avvenute presso
lo Stadio "Nacional" di Santiago, alle torture verificatesi nel lager
di Pisagua (misure tutte qualificate come provvedimenti necessari
per contrastare "il cancro del comunismo"), si avverte fortissima
la necessità di evitare che, anche su tali eventi, venga calata la
consueta cortina di oblio. Proprio quelle parole, autentico inno alla democrazia, assumono oggi un'estrema attualità: i valori che queste esprimono non hanno infatti trovato ancora una loro piena attuazione. by Bollettino Osservatorio |
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