Melania scrive a Putin: proteggi i bambini. Ma suo marito non lo fa a Gaza
di Anna Carla Amato *

La First Lady statunitense Melania Trump ha scritto una "lettera di pace" al Presidente russo Vladimir Putin, esortandolo a "proteggere i bambini e le generazioni future in tutto il mondo", ha riportato l'emittente televisiva statunitense Fox News.

"Proteggendo l'innocenza di questi bambini, farete più che servire la sola Russia: servirete l'umanità stessa... voi, signor Putin, siete in grado di realizzare questa visione con un tratto di penna oggi", ha riportato Fox News citando una lettera di Melania Trump.

Secondo Fox News, Putin ha letto questa lettera alla presenza delle delegazioni Russia-Stati Uniti durante i colloqui al vertice con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Alaska il 15 agosto.

"Come genitori, è nostro dovere nutrire la speranza della prossima generazione. Come leader, la responsabilità di sostenere i nostri figli va oltre il benessere di pochi", prosegue la lettera. "Innegabilmente, dobbiamo impegnarci a dipingere un mondo pieno di dignità per tutti, affinché ogni anima possa risvegliarsi alla pace e affinché il futuro stesso sia perfettamente custodito".

"Un concetto semplice ma profondo, signor Putin, e sono certa che lei concordi con me, è che i discendenti di ogni generazione iniziano la loro vita con una purezza, un'innocenza che trascende la geografia, il governo e l'ideologia", ha affermato Melania Trump.

In precedenza, l'agenzia di stampa Reuters, citando due funzionari della Casa Bianca rimasti anonimi, ha riferito che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante un incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin in Alaska, gli ha consegnato una lettera della moglie Melania.

Melania Trump non deve aver usato le stesse alate argomentazioni con suo marito Donald, altrimenti i bambini di Gaza non sarebbero stati sterminati o non continuerebbero ad esserlo. Ma, si sa, i MAGA sono suprematisti bianchi, quindi per loro i palestinesi (e i loro bambini) sono inferiori.

A margine va detto che dei presunti 20000 bambini che i russi avrebbero sottratto alle famiglie e agli orfanotrofi ucraini durante la guerra, sono di 339 è stata chiesta la riconsegna da parte di Kiev, che ha consegnato una lista di nominativi in occasione dei colloqui di Istanbul. Quindi o l'Ucraina non rivuole indietro migliaia di bambini o non è vero che ne siano stati sottratti tanti.

Tuttavia certo 20.000 è un numero molto più utile di 339 a configurare un crimine contro l'umanità e giustificare l'intervento della Corte Penale Internazionale che proprio su questa accusa ha basato il mandato d'arresto per il presidente russo e una alta funzionaria russa responsabile dell'infanzia.

E teniamo conto che i presunti 20.000 sarebbero stati già a febbraio 2023, dato che il mandato è stato emesso il 17 marzo. Quindi in un anno di guerra sarebbero stati catturati già due decine di migliaia di bambini mentre a giugno 2025 erano soltanto 339. Quindi, o i russi li hanno tenuti il tempo di proteggerli dagli effetti della guerra, come prevede il diritto internazionale, e non avevano intenzione di fargli il lavaggio del cervello, o non è vero che i bambini fossero tanti e qualcuno dalla parte ucraina ha mentito.

Quanto alle responsabilità di Trump riguardo ai bambini palestinesi, è vero che il primo sponsor di Netanyahu è stato Biden ma anche lui continua ad armare e proteggere Israele, dicendo addirittura che Netanyahu deve poter "finire il lavoro" e sostenendo l'dea di una Gaza come paradiso di vacanza, investendo pure, a livello familiare, tramite il genero ebreo, in alcuni terreni costieri che potranno essere sfruttati quando tutti i palestinesi saranno stati eliminati.

In aggiunta, l'amministrazione Trump ha appena sospeso il programma di visti sanitari per i bambini feriti provenienti da Gaza, quindi i più fragili e bisognosi di cure e protezione.

Se Putin volesse ascoltare Melania dovrebbe scendere in guerra contro USA e Israele.

* Con Rita Newton

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