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28 luglio 2025
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Nave Handala: Antonio Mazzeo, cosa ha raccontato all'arrivo in Italia
di Rita Newton

Antonio Mazzeo è atterrato oggi a Fiumicino. Ad aspettarlo, oltre i giornalisti, numerose bandiere della Palestina.

Antonio è molto preoccupato per i suoi compagni di Handala, della Freedom Flotilla Coalition, e ha raccontato il modo vergognoso con cui sono stati interrogati e insultati dalla polizia israeliana.

Chiede inoltre che venga reso alla Freedom Flotilla Coalition tutto il carico rubato ma soprattutto i giocattoli destinati ai bambini, che a suo avviso sono la cosa più importante che sta a bordo.

Ha poi lanciato un allarme sul fatto che il ministero degli esteri - in base alla notizie di stampa - sia apparso avallare preventivamente il sequestro e l'utilizzo delle acque internazionali come mare di Israele.

Antonio ha affermato: "Siamo profondamente arrabbiati per quanto accaduto. Lo sapevamo, partendo, che l'impresa di toccare Gaza sarebbe stata estremamente complicata. Però che si ripetesse, stavolta a meno di 50 miglia dalla striscia di Gaza, un vero e proprio abbordaggio, un assalto, un sequestro di 21 persone, una deportazione di 21 persone."

E' stato interrogato per quasi 48 ore: "Siamo stati messe in celle in condizioni ovviamente immaginabili, quello che chiedo veramente, sia al governo italiano, sia alle cancellerie di tutti i paesi... è che tutte le persone che ancora non sono state rimpatriate vengano rimpatriate nel minor tempo possibile, anche perché vi posso assicurare che la polizia israeliana... il modo in cui siamo stati accolti è stato veramente ignobile".

"Al contrario, paradossalmente l'assalto dei Marine israeliani, che sono stati molto attenti a rispettare tutte le procedure militari"

"Invece la polizia... abbiamo assistito a vere e proprie aggressioni fisiche, spintonamenti... il mio interrogatorio è stato a dir poco indegno,,, il poliziotto che mi faceva le domande mi chiedeva se avessi mai portato aiuti in Siria, se avessi mai portato aiuti in Africa e perché non andassi in Africa e in Siria a portare aiuti invece che a Gaza".

"Sono stato insultato e la stessa traduttrice mi ha detto non voglio tradurre quello che sta dicendo".

Infine Mazzeo ha detto "Siamo stati sorpresi a leggere una nota dell'Agenzia Ansa di 24 ore prima dell'assalto in cui c'era scritto tranquillamente che fonti del Ministero degli Esteri facevano sapere che tutto si svolgerà con tranquillità, saranno fermati in acque internazionali, portati nel porto di Ashelon, e poi remipatriati in meno di 72 ore."

"Io posso comprendere che le cancellerie internazionali fossero preoccupate dell'incolumità delle 21 persone per cui hanno preventivamente chiesto al governo israeliano che non venisse torto un capello a nessuno di noi, però credo sa la prima volta che si tratta su un sequestro prima che il sequestro venga fatto."

"Questo significa aver legittimato l'operazione di Israele, aver legittimato che, lasciatemelo dire, il Mare Nostrum non è più il mare di tutti, è soltanto il mare israeliano, dove si possono permettere di continuare a fare quello che vogliono."

Ovviamente noi dell'Osservatorio siamo contenti del fatto che Antonio Mazzeo sia tornato sano e salvo - anche se traumatizzato - e ci auguriamo che la carcerazione di Tony La Piccirella e degli altri non sia troppo brutale. Soprattutto ci auguriamo che il governo sedicente sovranista tuteli il nostro concittadino rimasto in Israele e il ministro Tajani la smetta di cianciare di Hamas e si confronti con la realtà dei fatti, come stanno cominciando a fare sempre più persone e anche testate internazionali.

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