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18 settembre 2023
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Zelensky e i ragazzini al fronte: chi è che mangia i bambini?
di Giuseppe Salamone

Un murales raffigurante Zelensky che addenta il braccio staccato dal tronco di un soldato che ancora stringe in mano il fucile, con la scritta Kannibal, è apparso per la prima volta a Berlino qualche giorno fa, poi anche in Francia e via via in altri paesi. Credo sia la raffigurazione perfetta di un personaggio che col passare del tempo sta diventando la reincarnazione della disumanità, forte dell'appoggio di una cerchia senza scrupoli e assai potente che ha necessità di giocare alla guerra.

Oggi è il terzo giorno di fila che il Fatto Quotidiano pubblica un'inchiesta relativa ai rimpatri dei minori Ucraini. Tra il regime di Kiev e il console Ucraino non riescono a dare alcuna spiegazione del perché di queste decisioni buttando la palla in tribuna quando le domande vengono ritenute scomode. La realtà è che stanno raschiando il fondo del barile, e visto che si "accaniscono" specialmente sulla fascia di età compresa tra i 15 e i 17 anni, non è difficile immaginare a cosa servano questi rimpatri.

La guerra non è finita perché i padroni non sono ancora sazi di sangue e Zelensky ha nel cassetto un decreto che la propaganda continua a dimenticare, il quale dice che non negozierà mai con la Russia. Quindi non si capisce bene perché questi ragazzi debbano tornare in Ucraina nonostante nessuno di loro lo voglia e nonostante le ostilità non siano finite.

Qua siamo davanti a una situazione veramente incredibile, una situazione che dovrebbe indignare interi governi e redazioni. Ma il punto sta sempre lì: non è la Russia a commettere questi atroci atti disumani, è l'Ucraina. Pertanto non è utile per alimentare la propaganda e manipolare l'opinione pubblica attraverso la narrazione del "Russo brutto e cattivo".

Due cose su tutte, è bene che si inizi ad aprire gli occhi perché qua, oltre ad aver condannato a carne da macello tutti quelli che potevano tenere un'arma in mano, si sta dando sacco al barile dei bambini perché, come riporta il Fatto Quotidiano "molti di loro, con un'età tra i 15 e i 17 anni, potrebbero essere inviati al fronte". Inoltre c'è da sottolineare anche il mercato nero degli organi dei bambini, cosa molto diffusa ma che non trova spazio nei giornaloni e nelle TV di casa nostra.

Davanti a tutto ciò il "buono e democratico occidente" fa finta di non vedere e allo stesso tempo continua a sostenere un regime che ne sta combinando di cotte e di crude. Hanno scientemente provocato una guerra, hanno avallato e sostenuto la politica della "carne da cannone" e adesso si girano dall'altra parte anche quando vengono toccati i bambini.

Il tutto sotto il silenzio dei trombettieri che non perdono tempo nel darci lezioni di diritti umani e di democrazia...


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Dossier guerra e pace

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