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26 marzo 2023
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Danni da guerra: coprire la relazione causa-effetto
di Massimo Zucchetti *

Penso sia colpa mia. Credo sempre che - se discuti di un’arma inquinante e dei suoi effetti - i concetti base di statistica ed epidemiologia siano noti. Bene: non è così. Parliamo di uranio impoverito, ANCORA.

Le radiazioni sono cancerogene, come tanti altri inquinanti. L'esposizione alle radiazioni aumenta la frequenza di comparsa dei tumori: ma è pacifico che esiste un rateo naturale di morti o malati di tumore. Esso può dipendere da molti fattori: età media, cibi, prevenzione, cura, inquinamento, etc. A grandi linee, per circa un 30% di noi è quello l’exitus “normale” (il più tardi possibile, neh). Se esplode una bomba atomica, o c’è un incidente gravissimo, quelli nelle vicinanze che sopravvivono avran comunque preso tante radiazioni che le malattie di tumore saranno molto più frequenti "del normale". Molte più del “normale”.

Se invece devasti un Paese con una guerra, ci saranno molti motivi perché la popolazione sopravvissuta viva peggio, dopo, si ammali di più rispetto a "prima". E poi, chi lo certifica? È più difficile che “dopo” esista un sistema sanitario decente per confrontare il "prima" col "dopo".

Esempio: l'embargo USA contro l'Iraq negli anni 90 ha ucciso quasi un milione di iracheni, la metà bambini, di fame e malattie. A chi importa se 10.000 in più muoiono di tumore per l’uranio? O anche 100.000, se ci sono tante altre cause possibili?

Perché gli esperimenti in vitro e in vivo lo certificano sin dagli albori: le radiazioni ionizzanti sono cancerogene, Gruppo 1 dello IARC, miei cari: sicuramente cancerogene. Di che cosa morivano i lavoratori delle industrie nucleari, prima che si identificasse la causa? Inalazione di polveri di uranio, e quindi tumore. E i minatori d’uranio? Tumore ai polmoni. Identificata la causa, rimosso l’effetto: radioprotezione, si chiama.

“Debolmente” radioattivo, dicono. Sì, circa il 40% meno dell’uranio arricchito. Adesso spieghiamoglielo con un esempietto: diciamo che ho una pistola carica, e invece che sei colpi, ne spariamo solo quattro, in direzione ostinata e monocorde verso l’alluce del sapientone di turno. Fa DEBOLMENTE male? Definisca DEBOLMENTE, direi ad un allievo talmente asino da provare a dirlo ad un esame. Perché uno si ammala DEBOLMENTE di tumore, nevvero? Effetti stocastici, si chiamano non a caso: e questa non la spiego, è un esperimento sociale, diciamo. Torniamo alla epidemiologia. Nel mucchio, più fai caciara più fai morti, più è difficile che ti becchino, isolando quella certa causa come il colpevole.

Ma questo non significa che gli effetti cancerogeni non esistano, solo perché potrebbero confondersi in mezzo a tante altre concause. Poi, se si presta una attenzione selettiva, se ti danno i mezzi per farlo, individuando i più esposti, i più suscettibili, i dati vengono fuori. Se riesci ad avere un follow-up sanitario per anni, allora ti rendi conto che non è una "questione dibattuta", ma è una strage. Certo: ubi solitudinem faciunt, pacem appellant. Conviene lasciare una devastazione, con un governicchio obbediente, che preferisca voltar pagina, quando finisci la guerra.

Nessuna opinione pubblica, nessuna entità statale, non sia mai che la verità venga fuori.
Beh. Viene fuori in gruppi speciali, come i soldati italiani che tornano in patria e si ammalano. Al contrario dell'iraqeno, dell'afghano, del serbo, del civile, del bambino, in questo caso ce ne accorgiamo. Perché un sistema sanitario ce l’hanno.

Quelli che negano gli effetti dell'Uranio impoverito sulla salute si basano sulle stesse tattiche delle multinazionali del tabacco, o come quelli che dicevano che non era certo che l'amianto fosse cancerogeno: li ho ancora sentiti con le mie orecchie.

Si riassumono in due atteggiamenti del passato:
- Nacht und Nebel, quando le SS provarono a occultare l'olocausto
- Giovanni Brusca, come faceva sparire quelli scomodi.

Esagerazione? Niente affatto. Sono pronto a discuterne.

PS - L’Armata Russa potrà anche avere in dotazione armamenti all’Uranio impoverito, ma non ne ha mai utilizzato nessuno, in Ucraina. Non sono mica scemi, andarsi a inquinare la futura Marca Occidentale. Dite che non è vero? Benissimo, a voi l’onore di prova. Misure. Bossoli. Dati.

Fino a prova contraria, il DU è stato usato da due paesi: USA e UK. Non ne avete mai parlato - voi mentini e servegnini - perché non rientrava nel vostro carnet di menzogne preparate. Non potevate pensare che gli inglesi fossero così criminali e canaglie da proporre agli Ucraini di usare l’uranio a casa loro. E quindi DI NUOVO dopo 20 anni, dover ancora giustificare.

Io però penso che finirà tutto in una bolla di sapone: non certo quel povero Zelenskji, ma qualcuno dello Stato Maggiore ucraino risponderà: GRAZIE, inglesi, siamo commossi, ma preferiamo un bello squadrone di carri armati.

L’Uranio, dato che è innocuo, usatelo a casa vostra, per i poligoni di tiro.

* Docente universitario di Protezione dalle radiazioni.

Leggi anche: Uranio impoverito. Uno studio


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