Stupri
e atrocità su donne e bambine congolesi . Aiutiamole
!
I
primi mesi del 2015 hanno visto nella
Repubblica Democratica del Congo un
aumento di stupri, soprattutto ai danni di bambine, spesso
minori di cinque anni, mentre gli
strascichi delle violenze passate sono ancora rilevanti.
Infatti le donne e bambine
congolesi hanno subito, negli anni della guerra (1998 -2002)
e nel decennio successivo alla sua conclusione ufficiale,
stupri,
mutilazioni e altri trattamenti disumani di cui non si è
mai parlato abbastanza.
Non
si tratta di semplici violenze sessuali, ma di una sorta di
morte fisica e civile, con danni permanenti indotti dalle
sevizie fisiche e psicologiche, gravidanze indesiderate
dovute ai rapporti forzati e il conseguente allontanamento
delle donne dalle loro comunità. A questo vanno ad
aggiungersi il frequente contagio con il virus dell'HIV
e - tragica alternativa alla gravidanza frutto di stupro -
danni all'apparato riproduttivo tali da impedire per
sempre la procreazione.
Cosa
intendiamo fare:
Con
il vostro aiuto potremo sostenere azioni che vanno dalla cura
della salute psichica e fisica delle donne e bambine violentate
alla prospettiva di una vita economica autonoma per loro,
quando abbandonate dalle famiglie, attraverso la scuola e
corsi professionalizzanti.
In
funzione del'ammontare dei fondi raccolti, il Consiglio Direttivo
dell'Osservatorio indirizzerà delle somme, con versamenti
tracciabili e contabilità separata e pubblicata sul
sito, alle strutture locali - dagli
ospedali ai gruppi di missionari
- che l'assemblea degli associati riterrà idonee a
garantire un reale aiuto alle donne. I nomi di tali soggetti
saranno pubblicati su questo sito.
Ci
auguriamo che la generosità dei donatori sia tale da
poter concretizzare un aiuto effettivo e significativo a queste
donne e bambine provate da sofferenze indicibili.
L'Osservatorio
è una ONLUS, per cui le donazioni su conto corrente
postale o mediante bonifico sono parzialmente deducibili
(leggi come donare e come ottenere le
detrazioni fiscali).
Grazie!
Rita
Guma
presidente
Osservatorio sulla legalità e sui diritti
ONLUS
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