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Riforma forense : AIGA , bene equo compenso ai praticanti
di
staff
Vivo
apprezzamento per l’approvazione in Commissione Giustizia
della Camera in sede referente della riforma dell’ordinamento
forense, che dovrebbe giungere in aula il prossimo 11 giugno
è stato espresso dall'Associazione italiana dei giovani
avvocati.
"Valutiamo
con favore alcuni degli emendamenti che hanno ottenuto il
via libera, considerati imprescindibili e necessari ai fini
di un rilancio della nostra professione, quali le sperate
misure volte all’istituzione di consigli distrettuali di disciplina,
quelle che rinviano ad una decretazione legislativa per la
disciplina della società tra avvocati, nonché quelle relative
alla creazione di parametri di riferimento per il professionista",
ha affermato Dario Greco, presidente dell'Aiga.
Greco
si è detto soddisfatto del riconoscimento dell’equo
compenso ai praticanti, "proposta sostenuta dalla nostra
associazione, segnale di equità e di attenzione nei confronti
dei giovani, che dovrebbe essere estesa anche ai giovani collaboratori
di studio che animano in forte numero gli odierni studi legali".
Per
il leader dei legali under45, inoltre, "la riformulazione
della disciplina per le specializzazioni forensi migliora
il testo approvato al Senato, perciò auspichiamo che in sede
regolamentare siano approvati interventi che abbattano ogni
sbarramento anagrafico e tengano conto solo di meriti effettivi
e di conoscenze tecniche".
"Riteniamo
– conclude Greco – che il sì definitivo del Parlamento alla
riforma forense sia ormai più che necessario, però è opportuno
che in Aula il testo venga ulteriormente potenziato con maggiore
attenzione alle giovani generazioni, con incentivi per la
ricerca di nuovi spazi di mercato e con un governo più democratico
della categoria professionale, con l’elezione diretta degli
organi nazionali, senza esclusione dei giovani, ma con misure
volte ad assicurare alla fascia più giovane dell'avvocatura
l'accesso all'esercizio della professione forense".
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