Privacy : dati dei cittadini europei restino in Europa
di
staff
Si
registra un'altra decisa presa di posizione dell'Assoprovider
riguardo ai diritti dei cittadini ed alla rete.
L'Associazione
italiana di provider indipendenti ripete da tempo che i dati
dei cittadini non possono finire nei data base di tracciamento
di aziende che non facciano parte della CE, che li sfruttano
commercialmente a favore proprio e dei propri partner e spesso
a scapito di concorrenti europei, senza alcun controllo da
parte delle autorità europee o nazionali, senza potere escludere
che in futuro qualche falla nei sistemi di sicurezza non crei
problemi peggiori.
Un
Land tedesco ha chiesto a Facebook di non registrare i dati
dei suoi cittadini al di fuori dei confini della Germania
stessa, ottenendo una prima risposta a tale richiesta che
Assoprovider considera "evidentemente basata su elementi
solidi e comprensibili" che potrebbero essere estesi
a Google ed altri.
Considerando
che probabilmente una soluzione generale per l'Europa (non
locale quindi) può essere trovata nella gestione degli stessi
dati dei cittadini europei da parte di una autorità unica
europea,
Assoprovider chiede ai politici che rappresentano l'Italia
in Europa di portare avanti questo punto di vista "fino
ad arrivare ad una soluzione che garantisca la privacy come
cittadini e come consumatori di tutti gli europei" e
nelle more chiede ai nostri rappresentanti politici di farsi
promotori di una soluzione italiana sulla scia di quanto richiesto
in Germania.
 
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