Carcere : manca il Garante toscano dei detenuti , esposto
dei penalisti
di
Mauro Giannini
La Camera Penale di Firenze ha presentato un esposto alla
Procura della Repubblica per denunciare la mancata attuazione,
dopo ben 18 mesi, della legge regionale che ha statuito la
nomina del Garante per i detenuti, il cui compito è assumere
ogni iniziativa volta a verificare che ai soggetti privati
della libertà personale siano erogate le prestazioni che garantiscono
il diritto alla salute, ricevere corrispondenza dai detenuti
che vogliano ricorrervi, visitare anche senza preavviso le
strutture carcerarie, anche al fine di compiere atti giuridici.
La Camera Penale fiorentina, tramite il rof. avv. Giovanni
Flora, presidente, e l'avv. Michele Passione, responsabile
dell'Osservatorio carcere, aveva già sollecitato in dicembre
i presidenti del Consiglio e della Giunta regionale della
Toscana Enrico Rossi e Alberto Monaci, sollecitando il tempi
brevissimi la nomina del Garante richiamando le gravissime
condizioni in cui versano gli istituti penitenziari toscani
in merito alla salute dei detenuti. Alla presidenza della
Regione spetta infatti il diritto di proposta, mentre il compito
di nominare il garante spetta al Consiglio regionale.
Nonostante
il sollecito scritto e i vari colloqui tenutisi fra le segreterie
delle istituzioni regionali interessate e i vertici della
Camera Penale di Firenze - denuncia quest'ultima organizzazione
nel suo esposto - nulla è cambiato.
Pertanto
il presidente dei penalisti fiorentini ed altri sei avvocati
esponenti della stessa organizzazione, hanno presentato a
nome dell'associazione l'esposto alla Procura della Repubblica
in cui si chiede se il comportamento tenuto dalle istituzioni
regionali toscane integri il reato di omissione o rifiuto
di atti d'ufficio per aver omesso l'adozione, in presenza
di specifica legge, dei provvedimenti che incidono sui beni
primari della giustizia e della salute.
 
Dossier
giustizia
|