Rom e migranti : monito all'Italia dal Consiglio d'Europa
di
Gabriella Mira Marq
L'Italia
dovrebbe rispettare maggiormente i diritti umani dei Rom e
dei migranti. E' il monito odierno del Commissario per i diritti
dell'uomo del Consiglio d'Europa, gà in passato intervenuto
per stigmatizzare e sensibilizzare le autorità del
nostro paese sul problema.
"La
situazione dei Rom e Sinti in Italia rimane una questione
di seria preoccupazione" a causa delle "misure coercitive,
come gli sgomberi forzati e le espulsioni" e delle carenti
politiche antidscriminatorie e di inclusione sociale, per
il Commissario Thomas Hammarberg, che ne ha parlato presentando
il rapporto sulla sua visita in Italia svolta il 26-27 maggio
2011 e durante la quale ha analizzato la situazione della
minoranza rom e degli immigrati dal Nord Africa.
Il commissario è preoccupato per i discorsi politici razzisti
e xenofobi contro i Rom e i Sinti e ritiene necessarie misure
efficaci per contrastare questo fenomeno, come iniziative
di autoregolamentazione da parte dei partiti politici ed una
vigorosa attuazione delle disposizioni di diritto penale contro
i reati razzisti. Hammarberg
ha anche sottolineato la necessità di promuovere la conoscenza
della storia e la cultura rom per combattere il razzismo contro
gli "zingari", per esempio attraverso la diffusione
e l'utilizzo delle schede informative sulla storia dei Rom
predisposte dal Consiglio d'Europa.
I recenti sgomberi dei Rom e dei Sinti, a volte in violazione
agli standard dei diritti umani, hanno avuto un impatto negativo
sulla fruizione non solo del diritto alla casa, ma anche di
altri diritti umani, compreso il diritto dei bambini all'istruzione,
ha dichiarato Hammarberg, aggiungendo che "Le autorità italiane
devono agire in conformità alle norme internazionali e alle
norme del Consiglio d'Europa nel settore delle abitazioni
e degli sfratti, e riportare la situazione pienamente in linea
con la Carta sociale europea riveduta." E'
inoltre "necessario migliorare la gestione dei reati
razzisti e combattere la cattiva condotta a sfondo razziale
da parte della polizia. In particolare, il sistema di monitoraggio
di incidenti razzisti ed offese dovrebbe essere resa più flessibile
e eque verso la vittima".
Il
Commissario ribadisce la sua raccomandazione alle autorità
italiane ad affrontare la situazione di molti Rom apolidi
che sono venuti in Italia da decenni dalla ex Jugoslavia e
dei loro discendenti, il cui numero è attualmente stimato
in circa 15 000. Egli richiama ad una strategia nazionale
per l'inclusione sociale dei Rom e Sinti in Italia che sostenga
gli sforzi degli attori regionali e locali in questo campo,
e suggerisce come passo intermedio l'istituzione di una task
force a livello nazionale, che potrebbe fornire tale sostegno.
Riguardo
all'aumento degli arrivi dal Nord Africa, per Hammarberg essi
hanno generato un disperato bisogno per l'Italia e l'Europa
di fare di più per assicurare che i diritti dei migranti,
compresi i richiedenti asilo, siano rispettati: in primo luogo
quando si tratta del loro salvataggio in mare, ma anche la
loro acoglienza, l'integrazione e un certo numero di procedure
legali. Il commissario invita inoltre le autorità italiane
di evitare l'invio dei migranti in luoghi dove sono a rischio
di maltrattamenti o i respingimenti. Anche le condizioni di
accoglienza e di accesso all'asilo dovrebbero essere migliorate.
Con
riferimento al rimpatrio dei cittadini tunisini attraverso
"procedure semplificate", il Commissario invita le autorità
italiane a garantire il rispetto delle misure di salvaguardia
dei diritti umani.
Infine, il Commissario raccomanda di migliorare l'integrazione
nella società italiana dei rifugiati e beneficiari di protezione
internazionale.
 
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