"Fotti
il potere"
di
Rico Guillermo
La bomba di piazza Fontana fu opera degli Americani.
Per
il Vaticano contano solo i soldi.
La
mafia ci appartiene, tanto vale accettarla.
Le grandi potenze ammazzano e torturano.
La
politica è una droga che non prevede disintossicazioni.
I
politici sono marionette nelle mani dei banchieri.
Non c’è leader politico che non possa essere arrestato per
tangenti.
La
politica ha bisogno di silenzi e zone d’ombra.
Esistono tradimenti doverosi e persino morali.
Sono
solo alcune delle affermazioni che, sollecitato dal giornalista
del Quotidiano Nazionale Andrea Cangini, il presidente emerito
Francesco Cossiga fa nel libro "Fotti il potere".
Aneddoti,
riflessioni, rimandi storici e varie rivelazioni accompagnano
il lettore alla scoperta di verita' scandalose: per
la prima volta un protagonista indiscusso della vita pubblica
italiana racconta senza pudore ne' ipocrisia cos'e' e come
funziona la politica.
Presentiamo
questo libro con intenti diversi da quelli di altre volte.
Non si tratta infatti di un testo che consideriamo del tutto
documentale, visto che Cossiga stesso concorda sul fatto che
mentire e' normale per un politico quale anch'egli e' ("Governare
è far credere") e visto che fra quello che Cossiga esterna
alcune dichiarazioni sono convinzioni personali basate sul
sentito dire ("Mani Pulite non nasce con l’arresto di
Mario Chiesa. Ho parlato con diversi imprenditori coinvolti,
e tutti mi hanno detto che gli sono stati contestati fatti
appresi dai magistrati anni prima grazie alle intercettazioni").
Tuttavia alcune dichiarazioni fatte nel libro aprono scenari
inquietanti e altre forniscono elementi per farsi un'idea
dei concreti retroscena di alcune gestioni politiche, compresa
quella del 'picconatore'.
E il nostro non e' neppure un implicito invito ad emulare
l'autore-protagonista nella sua accettazione convinta e cinica
delle realta' negative della politica della storia ne' tanto
meno nei metodi usati o presentati come inevitabili per ottenere
e mantenere certi risultati. Ma da
un lato alcuni aspetti del testo squarciano veli sui fatti
e sulle ipocrisie che quei fatti velano da decenni, dall'altro
e' interessante (e speriamo utile per gli elettori con riguardo
a tutti i politici sedicenti salvatori del Paese) notare come
la stessa nonchalance del picconatore nel raccontare e commentare
quei fatti mostri l'assenza di morale con la quale operano
tanti politici, a partire - per sua stessa implicita ammissione
- da Cossiga
stesso.
«FOTTI
IL POTERE»
di Francesco Cossiga con Andrea Cangini
Ed. Aliberti 2010
pagg. 300, euro 17,00
 
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