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Processo
breve: OUA, si' , ma con piu' risorse
di
staff
Favorevoli
al processo breve, ma con una precisazione, gli avvocati dell'Organismo
Unitario dell'Avvocatura. Secondo l'OUA, infatti, "E’
urgente rendere più efficiente la giustizia in Italia, ma
il ddl sul 'processo breve' per avere credibilità deve essere
accompagnato da interventi strutturali e da risorse adeguate,
come d’altronde più volte auspicato anche dallo stesso ministro
Alfano, altrimenti assisteremo al varo di una riforma che
verrebbe giustamente criticata perchè parziale, alimentando
così il dubbio che sia stata realizzata con finalità diverse
da quelle esposte in più occasioni".
"Non
possiamo non condividere l’attenzione posta dal Governo sul
nodo giustizia, ma è necessario aprire un dialogo con avvocati
e magistrati", ha commentato il presidente Maurizio de
Tilla a seguito della presentazione del testo del ddl sul
cosiddetto 'processo breve'. De Tilla ha continuato dichiarando
che "In Italia abbiamo un sistema lento e farraginoso,
lontano dagli standard europei e spesso oggetto di richiami
e interventi da parte degli organismi di controllo comunitari.
Nelle aule dei nostri tribunali si mortificano spesso, troppo
spesso, i diritti dei cittadini, siano essi imputati o vittime.
Per tutte queste ragioni, a luglio, tutti gli operatori del
settore, in testa Oua e Anm, hanno siglato un 'Patto per la
giustizia e per i cittadini', in cui si indicavano nove proposte
concrete per avviare una riforma organica e condivisa della
nostra macchina giudiziaria. Alcune questioni, già indicate
nel Patto, vogliamo porle, sin da ora, all’attenzione di partiti,
Governo e Parlamento: servono risorse adeguate, e quelle previste
in Finanziaria sono insufficienti, è necessario un potenziamento
delle strutture, una riorganizzazione degli uffici e dei criteri
di gestione, anche puntando sul processo telematico. Non solo:
si deve evitare che si indirizzino ulteriori stanziamenti
al processo penale a scapito di quello civile. Una scelta
in questa direzione sarebbe un vero disastro per questo Paese".
"Bisogna
fare attenzione – secondo il presidente Oua - affinchè con
questo progetto di legge non si producano effetti indesiderati,
proprio per le ragioni sopra esposte. Uno dei rischi è che
i tribunali, non essendo ancora attrezzati, non riescano a
gestire nei tempi previsti i processi e la conseguenza sarebbe
un meccanismo di prescrizione di fatto del reato. La credibilità
di qualsiasi iniziativa, seppure condivisibile – ha concluso
de Tilla - deve essere adeguatamente supportata da specifici
stanziamenti e da riforme strutturali. Su questo nodo è necessario
un dialogo a tutto campo tra politica, avvocati e magistrati.
L’Oua è già disponibile e la Conferenza nazionale dell’Avvocatura,
in programma a Roma (20-21 novembre), è una buona occasione
per aprire un tavolo di discussione".
Si
sono invece dichiarati contrari al ddl sul processo breve
l'Unione delle Camere Penali Italiane
e l'Associazione Giovani Avvocati
Italiani.
Dossier
giustizia
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