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04 settembre 2009
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USA : la ragionevole durata del processo
di Claudio Giusti*

03/09/2009
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Negli Stati Uniti il 70% dei processi penali, e il 50% di quelli per murder, si conclude in giornata. Alcuni possono proseguire per settimane o mesi, ma c’è gente che ha visto selezionare la giuria il lunedì e il venerdì era già nel braccio della morte.

Forse il record è detenuto da Wallace Fugate il cui sentenching durò 27 minuti: cioè Accusa e Difesa dibatterono della sua vita in meno di mezz’ora. Il record storico di velocità dovrebbe invece appartenere, vecchio West a parte, a Joe Zangara che sparò al Presidente F. D. Roosevelt il 15 febbraio 1933, uccidendo però il sindaco di Chicago Anton Cermak (probabile vero obbiettivo del mafioso). In 5 settimane Zangara fu arrestato, accusato, processato, appellato ed esecutato il 20 marzo 1933. (in Cina riescono ad essere così rapidi ?)

La straordinaria velocità del processo americano, senza naturalmente prendere in considerazione le lower courts, è dovuta alla miriade di udienze preliminari che precedono il dibattimento vero e proprio. Le questioni procedurali, con le lungaggini che affliggono la nostra giustizia, sono sbrogliate e decise molto prima che il processo abbia inizio. Ovviamente anche questo modus operandi richiede tempi lunghi ed è raro che un processo per omicidio, capitale o meno, inizi prima di due o tre anni dal fatto.

Se dovessi fare un paragone fra il processo americano e il nostro, direi che c’è la differenza che esiste fra cucinare il pollo con le mandorle e la porchetta. Per il pollo occorre una lunga preparazione ma una cottura veloce, mentre per la porchetta la preparazione è breve rispetto alla lunghissima cottura.

Comunque è impossibile che il dibattimento per un murder arrivi in aula nei fulminei tempi dei telefilm americani e il solo impanelment della giuria può durare settimane. A volte però ci sono delle piacevoli sorprese, come è accaduto a Jamel Gauthier che, dopo avere passato tre anni nelle jails di New York, ha scoperto che l’Accusa non era più in grado di dimostrare che il decesso, per cui era accusato di omicidio di primo grado, era effettivamente stato un assassinio.

Se la giustizia americana si caratterizza per l’amplissimo uso del patteggiamento e per la sommaria rapidità dei processi nelle courts not of record accade, nelle jails texane e in buona parte di quelle del resto degli Stati Uniti, che le cose si muovono molto lentamente anche per i misdemeanors (crimini minori che prevedono condanne fino a un massimo di un anno).

Stephen B. Bright ci ha spiegato la patetica qualità della difesa nel processo penale capitale texano e, per buona misura, ci ha anche raccontato quella che è nota come slaughterhouse justice: la giustizia da mattatoio che affligge le corti di basso livello statunitensi. L’enorme quantità di persone arrestate ogni anno per piccoli reati non ha quasi mai la possibilità economica di farsi difendere decentemente ed è costretta a subire la difesa d’ufficio che, anche se condotta da qualche volonteroso, è afflitta da una micidiale quantità di casi da seguire. Così la normalità delle udienze americane consiste nel raggruppare una o più dozzine di arrestati e portarli, incatenati l’uno all’altro, di fronte al giudice, farli dichiarare colpevoli del reato contestato e appellarsi alla clemenza della corte che, di norma, li condanna al time served.

Oggi, a quindici anni dal saggio di Bright, la situazione non è cambiata e i poveri della Contea Harris, quella di Houston, stanno in prigione mesi e mesi (anche per più di un anno) in attesa che qualcuno si degni di trovargli un avvocato che gli faccia patteggiare una condanna che, in qualche caso, hanno già abbondantemente scontato intanto che aspettavano.

In definitiva

Su 1.000 delitti commessi solo metà viene denunciata alle autorità giudiziarie. Gli arresti sono cento e le condanne cinquanta.

Dei 50 condannati 20 vanno in probation, 15 nelle jails a scontare meno di un anno e 15 nelle prisons per condanne superiori.

Su 100 casi giudiziari definiti entro un anno dall’arresto (per gli altri ci vuole tempo) 25 hanno le charges dismissed, 65 patteggiano la pena, 7 ricevono la deferred adjudication e solo 3 vanno in aula: di questi uno è assolto e due condannati.

Dei 67 condannati totali 19 vanno in probation (ci va anche il 5% dei colpevoli di murder), 27 scontano meno di un anno nelle jails e 21 più di un anno nelle prisons.

La fonte dei dati è:

Bohm Robert
A concise Introduction to Criminal Justice. Boston, Mc Grow Hill, 2007

Testi utilizzati

Stephen B. Bright The Execution of Wallace Fugate http://www.talkleft.com/story/2002/08/17/605/76022 ”
Mr. Fugate, a carpenter, was unable to afford a lawyer. So William Prior, a Superior Court judge, assigned two court-appointed lawyers who represented him no better than a couple of plumbers would have”

Stephen Bright
"Counsel for the Poor: The Death Penalty Sentence. Not for the Worst Crime but for the Worst Lawyer" Yale Law Journal May 94

http://www.schr.org/files/resources/counsel3.pdf

http://www.soc.umn.edu/~samaha/cases/bright_counsel_poor.html New York Times, November 13, 2008 Murder Case Dismissed Amid Doubts About Cause of Death

http://www.nytimes.com/2008/11/13/nyregion/13autopsy.html Houston Chronicle August 22, 2009, Thousands languish in crowded jail

http://www.chron.com/disp/story.mpl/metropolitan/6583478.html

per il significato dei termini giuridici vedi: http://www.osservatoriosullalegalita.org/special/usjus2/005us1-A.htm

*membro del Comitato scientifico dell'Osservatorio

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Glossario giuridico USA

Dossier giustizia USA

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