26 aprile 2009

 
     

Internet : liberta' minacciata in Italia e in Europa
di Mauro W. Giannini

La liberta' della rete in Europa e' seriamente minacciata ed occorre evitare che il parlamento UE ratifichi le direttive europee che compongono il cosiddetto "Pacchetto Telecomunicazioni" e che influenzeranno profondamente le leggi dei Paesi Membri nel settore.

Una lettera aperta per la neutralita' e la liberta' della rete destinata ai parlamentari europei e' stata quindi redatta dalla OpenNet Coalition e sottoscritta da diversi operatori europei delle comunicazioni in Internet nonche' da gruppi e singoli esperti che difendono la liberta' di informarsi, comunicare ed usare il web senza limitazioni dall'alto o - per interposta persona - da parte dei colossi delle comunicazioni.

La lettera cita due analisi di Monica Horten, PhD, ricercatrice sulla politica europea delle comunicazioni presso l'Istituto di Ricerca sulle Comunicazioni e i Media dell'Università di Westminster, che evidenzia come il testo di direttiva modificato in parlamento UE (unico organo europeo ad elezione diretta) sia stato influenzato dal Consiglio dei ministri europei in direzione di una potenziale limitazione delle liberta' degli internauti e di discriminazione dei contenuti della rete da parte dei governi dei Paesi membri.

"In Europa sono stati proposti un gran numero di emendamenti concernenti la discriminazione del traffico di rete che, se approvati dal Parlamento Europeo a maggio 2009, ridurrebbero i diritti dei consumatori consentendo agli operatori di filtrare contenuti e applicazioni, e di dare accesso preferenziale a certi servizi bloccandone altri" spiega Assoprovider, organizzazione italiana di operatori economici della rete che ha sottoscritto fra gli altri la lettera "Le conseguenze saranno gravissime sia per le libertà dei cittadini sia per l'innovazione basata su Internet tali pratiche infatti scoraggeranno gli investimenti sulle infrastrutture, minacceranno seriamente la prosperità dei medi e piccoli Provider".

A livello nazionale Assoprovider si augura che il nostro Parlamento dia un segnale forte a favore della Net Neutrality in fase di discussione del Disegno di Legge proposto dai Senatori Luigi Vimercati e Vincenzo Vita, che, afferma l'organizzazione, "va nella giusta direzione a differenza dei diversi disegni di legge presentati negli ultimi mesi rivolti alla regolamentazione della rete. Perché vi sia neutralità a livello di servizio e di applicativi utilizzati dall'utente finale è necessario che la neutralità sia anche a monte, a livello di gestione delle infrastrutture, incluse quelle del sottosuolo".

Per questo motivo Assoprovider anche in questo contesto sottolinea l'importanza per la Rete tutta della VERA libertà di impresa nel settore delle TLC, partendo dai seguenti punti:

"1) separazione della Rete Telecom e di tutte le reti finanziate con denaro pubblico: la sostituzione di un monopolista nazionale con un aspirante monopolista locale NON è la soluzione né del mercato italiano delle TLC né tanto meno del Digital Divide. E i monopoli si creano inevitabilmente quando aziende con sussidi pubblici locali entrano in competizione diretta con operatori privati pur continuando a godere sia della finanza collaterale/sussidiaria sia di accessi privilegiati ad infrastrutture fondamentali che dovrebbero essere nel pieno godimento di tutta la collettività (cavidotti, tralicci, immobili, etc.).

2) modifica delle tasse amministrative stabilite dal Codice delle Comunicazioni che, per la loro entità, di fatto altro non sono che forzose barriere di accesso che impediscono a piccoli e medi operatori di investire, ad esempio, nella creazione di reti in fibra ottica o su frequenze radio riservate".

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