3 aprile 2007

 
     

Neve : fra Stato laico e confessionale , fra Occidente e Islam
di Elisa Mabrito

Per la prima volta l'Osservatorio suggerisce la lettura di un romanzo.

La prima motivazione e' l'autore, Orhan Pamuk, Premio Nobel per la Letteratura 2006 ma soprattutto imputato di un processo con l'accusa di aver attentato al suo Paese per aver citato il genocidio degli Armeni in un'intervista ad un giornale svizzero.

La seconda motivazione sono i dilemmi intorno a cui ruota il romanzo: il confronto fra stato laico e stato confessionale, la lacerazione interiore di una persona sospesa fra Occidente e Islam.

Come per ogni altro libro suggerito nelle nostre pagine, non ne condividiamo necessariamente le tesi, i contenuti e le conclusioni, ma crediamo di fornire un servizio ai nostri lettori proponendo un testo che aiuta a capire questioni di estrema attualita' nell'ambito dei temi che trattiamo.

Orhan Pamuk e' nato nel 1952 a Istanbul, dove vive con la sua famiglia. È autore di sette romanzi, tra i quali La nuova vita (2000), Il mio nome è rosso (2001), Neve (2004) e Istanbul (2006). Oltre ad essere stato insignito del Nobel, ha vinto il Premio Grinzane Cavour nel 2002, l'International IMPAC Dublin Literary Award nel 2003, il Friedenspreis e il Prix Médicis nel 2005.

Neve
di Orhan Pamuk
Trad. Marta Bertolini, Semsa Gezgin
Ed Einaudi 2007
pagg. 468, euro 12,8

Speciale diritti

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Turchia: sospeso processo ad Orhan Pamuk su genocidio Armeni