17 dicembre 2007

 
     

ANPA Giovani Legali su scandalo esame per avvocato
di Mauro W. Giannini

A pochi giorni dallo scandalo sugli esami di avvocato, finito anche sulla prima pagina del Messaggero, i Giovani Avvocati dell' "A.N.P.A.-Giovani Legali Italiani" anticipano che prossimamente faranno scoppiare un altro pubblico dibattito anche sulla formazione permanente obbligatoria ed a pagamento a carico degli avvocati, a loro giudizio anticoncorrenziale. "Cercheremo di svelare - dichiara Gaetano Romano, Presidente dell'Associazione - gli interessi che starebbero dietro a questo possibile immenso business a spese della base dell'avvocatura".

I Giovani Legali ANPA ritengono poi "inaccettabile" il comportamento tenuto dall' Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti delle denunce -segnalazioni presentate dall'Associazione, di cui una anche sul tema della formazione obbligatoria ed a pagamento. In questi giorni - sottolinea l'avv. Romano - scadono i termini con cui abbiamo messo in mora l'AGCM, via lettera raccomandata con avviso di ricevimento, in relazione alle nostre due segnalazioni -denunce. Abbiamo invero chiesto che l' AGCM prenda almeno una decisione definitiva su queste due iniziative presentate ormai molti mesi fa. Scaduti i termini renderemo edotta di quanto accaduto, la Commissione Europea Divisione 'Competition' che è competente in via sussidiaria rispetto alle Autorità Antitrust Nazionali".

Per quanto riguarda invece lo scandalo fatto scoppiare sull'esame di avvocato, l'Associazione ritiene "evidente la passività dimostrata dal vertice del Consiglio Nazionale Forense, anche in questa situazione, che conferma l'inutilità dell'Ordine Nazionale degli Avvocati di cui chiediamo il superamento. Ricordiamo - dice Gaetano Romano - che i commissari avvocati, che a quanto pare non hanno saputo neppure consentire la legalità dell'esame attraverso i controlli, sono designati su istanza del Consiglio Nazionale Forense. Ci limitiamo a rammentare che, se non erriamo, il Consiglio Nazionale Forense ha designato per la Commissione centrale d'esami, tra gli altri, come Presidente della Commissione l'Avv. Cricrì (uscente VicePresidente del CNF), nonchè l'Avv. Petiziol come VicePresidente (uscente consigliere del CNF) della Commissione e l'Avv. Italia come commissario (sempre uscente consigliere del CNF)".

"Per questi motivi - sottolinea il presidente ANPA-G.L.I. - attendiamo ancora che lo stesso Presidente del Consiglio Nazionale Forense si dimetta, non ritenendo in alcun modo bastevoli i riferimenti giustificativi, pubblicati su qualche organo di stampa, relativi alla possibile mancanza di fondi per adottare i metal detector. Noi siamo la dimostrazione che una libera associazione professionale di Giovani Avvocati risulta più efficente di un Ordine Nazionale, secondo noi inutile". L'associazione ha infatti da tempo preso le distanze dall'attuale vertice del Consiglio Nazionale Forense "che non riconosciamo - dicono - come portatore degli interessi anche di noi Giovani Avvocati".

Speciale giustizia

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