14 gennaio 2007

 
     

Spagna : i Vescovi contro le moschee
di Gabriella Mira Marq

Il desiderio dei Musulmani di restituire alla citta' di Cordova, in Spagna, il ruolo di meta dei pellegrinaggi degli Islamici di tutta Europa come era nell'ottavo secolo - quando la citta' era il cuore del regno islamico di Al-Andalus che resse la penisola iberica per oltre 500 anni - sta generando una mobilitazione dei Vescovi cattolici locali.

L'associazione musulmana di Cordova sta cercando finanziamenti per il progetto di una megamoschea dai governi degli Emirati Arabi Uniti e del Kuwait e dalle organizzazioni musulmane di Marocco ed Egitto. Il complesso includerebbe scuole, centri per congressi, un hotel, la biblioteca, campi sportivi, una piscina e negozi. Un altro fondo saudita e' destinato alla costruzione di una moschea gigantesca vicino alla fortezza di Medina Azahara e moschee simili sono progettate per Siviglia e Granada.

Per questo, i Vescovi, che da poco hanno finito di combattere contro le innovazioni di Zapatero, sono allarmati alla prospettiva di luoghi di culto islamici enormi e tanto visibili, temendo un ulteriore offuscamento dell'influenza della chiesa cattolica. Alcuni osservatori temono anche che i governi di Paesi poco democratici stiano foraggiando la costruzione delle moschee giganti per radicalizzare le masse islamiche della Spagna. Tuttavia la battaglia non riguarda solo la costruzione delle moschee, ma anche il contesto della preghiera.

L'antica moschea di Cordova oggi contiene una cattedrale cattolica, costruita dopo la storica sconfitta delle truppe arabe, nel 1492, per cui quando Mansur Escudero, il presidente del Consiglio islamico della Spagna, un moderato, chiese che i Musulmani potessero pregarvi, l'arcivescovo di Cordova, Juan Jose'Asenjo, dichiaro' che l'uso congiunto del luogo di culto non e' possibile, e non contribuirebbe alla coesistenza pacifica ma genererebbe soltanto confusione fra i fedeli.

Ma questa tesi e' stata smentita quando il papa, Benedetto XVI, ha visitato la Turchia a novembre e pregato nella Moschea blu di Costantinopoli. Se il pontefice puo' pregare in una moschea, perche' i Musulmani non possono fare altrettanto in quella di Cordova? E' la domanda posta da Escudero al Congresso episcopale spagnolo ed in una lettera allo stesso papa.

Il presidente della CEI spagnola, Ricardo Blazquez, ha risposto che mentre il culto collettivo e' stato proibito, la preghiera riservata o specifica e' accettabile ed ha invitato i Musulmani ad andare a Cordova e pregare in modo rispettoso e riservato nella moschea, aggiungendo pero' che i musulmani non possono in alcun modo pregare nella cattedrale di Cordova e che non ci si puo' appellare al pretesto di un "falso dialogo interreligioso".

Escudero ha sfidato il veto pregando nel luogo sacro il 27 dicembre (quest'anno data sacra per gli islamici). Egli ha detto che atti congiunti di preghiera fra cristiani e musulmani sarebbero un contributo all'ecumenismo ed al dialogo interreligioso maggiore che i dibattiti teologici fra i capi religiosi.

Dopo la preghiera di Escudero, l'arcivescovo Asenjo ha invitato le Comunità protestanti, ortodosse ed evangeliche della citta' ad unirsi ai cattolici in una settimana di preghiera presso la cattedrale. Il gesto e' apparso proprio una contromossa, dato il poco interesse dimostrato fino ad oggi dalla Chiesa spagnola per altre confessioni cristiane.

Si valuta che in Spagna vivano un milione di Musulmani, immigrati o convertiti, di cui la comunita' piu' grande - circa 250.000 persone - proprio in Andalusia. Secondo alcuni osservatori, l'atteggiamento di rispetto per le autorita' ecclesiastiche e civili tenuto per secoli dai Musulmani spagnoli starebbe cambiando con il crescere del loro numero, e per molti starebbero diventando un punto di riferimento gli imam fondamentalisti, legati spesso ai grandi progetti di moschee.

Tuttavia, essendo Escudero un moderato - il quale ritiene peraltro che non siano necessari grandi luoghi di culto ne' che questi debbano essere esclusivamente musulmani - si potrebbe osservare che proprio l'opposizione alla sua richiesta potrebbe favorire una deriva radicale di molti Musulmani spagnoli.

Speciale razzismo e immigrazione

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