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NEW del 13 dicembre
2006
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Tortura
: Camera approva introduzione reato La Camera dei deputati ha approvato questa mattina il testo unificato delle proposte di legge sul reato di tortura. La proposta, qualora approvata anche al Senato, introdurrebbe nel Codice penale l'articolo 613-bis in materia di tortura. Verrebbe quindi punito con la reclusione da 3 a 12 anni chiunque "con violenza o minacce gravi, infligge ad una persona forti sofferenze fisiche o mentali o trattamenti crudeli, disumani o degradanti, allo scopo di ottenere da essa, o da una terza persona, informazioni o confessioni su un atto che essa stessa o una terza persona ha compiuto o e' sospettata di aver compiuto. Ovvero allo scopo di punire una persona per l'atto dalla stessa o da una terza persona compiuto o e' sospettato d'aver compiuto ovvero per motivi di discriminazione razziale, politica, religiosa o sessuale". La pena sarebbe raddoppiata in caso la tortura porti alla morte, mentre costituisce aggravante il fatto che il reato sia commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio. Il deputato Edmondo Cirielli (AN) avrebbe voluto lasciare maggior discrezionalita' al magistrato, ritenendo che sarebbe stata "anche una forma di garanzia di una applicazione serena della norma" nel momento in cui si introduce una fattispecie di reato con pene di una certa rilevanza. Nel complesso, si e' registrata maggiore unita' d'intenti fra maggioranz e opposizione nella mattinata odierna, con il superamento delle contrapposizioni del precedente dibattito. L'emendamento della Commissione giustizia, accettato dal governo e volto ad aggiungere all'articolo 613-bis dopo le parole: "sofferenze fisiche o mentali" le parole "trattamenti crudeli, disumani o degradanti", ha visto d'accordo la quasi totalita' dell'Aula (406 voti contro 1). Voto a favore, anche se di poco, pure sull'emendamento Pecorella (FI), non accettato ne' dalla Commissione ne' dal Governo per via del fatto che prevede che nessuna persona che si sia resa responsabile del delitto di tortura possa ricevere protezione o ospitalita' sul nostro territorio. Maggiore consenso invece all'emendamento mirante a consentire che l'autorita' giudiziaria italiana possa perseguire ovunque, cioe' anche in territori stranieri, gli autori di torture. I rilievi del sottosegretario alla giustizia Li Gotti e della Commissione - rappresentati dal relatore di maggioranza Pino Pisicchio - riguardavano un profilo tecnico, cioe' il fatto che i trattati internazionai prevedono l'immunita' diplomatica, quindi il parlamento italiano non potrebbe disporre regole che la limitino, ma c'e' stato sostegno anche da sinistra, quindi gli emendamenti sono passati. ___________ NB:
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