NEW del 08 novembre 2005

 
     

Stupri e violenze : un ddl e un libretto per aiutare le vittime
di Elisa Mabrito

Manca qualche giorno al completamento del disegno di legge a tutela delle vittime di violenze sessuali, domestiche, molestie e minacce persecutorie allo studio dei ministeri Interno, Giustizia, Pari Opportunita' e Famiglia e che tiene conto dei pareri emersi dagli incontri con associazioni, centri e rappresentanti del mondo della giustizia interessati al fenomeno.

Le nuove norme prevedono misure di carattere penale e di carattere processuale: viene dato riconoscimento alle convivenze di fatto, viene ampliato il reato di maltrattamenti, viene previsto il reato di "stalking" - ovvero di molestie e minacce persecutorie - e vengono previste aggravanti di pena per le ipotesi di violenza, sessuali e non, anche tra le mura domestiche, e comunque collegate al genere e all’orientamento sessuale, con l’estensione dei reati e delle aggravanti già previsti dalla legge Mancino sulle discriminazioni e l’odio razziale.

Secondo il ministro alle pari opportunita' Barbara Pollastrini, il ddl portera' ad "un processo piu' giusto anche nella raccolta delle prove, con l’estensione dell’incidente probatorio secondo modalità che il giudice potrà decidere nei singoli casi per tutelare la vittima". Le norme fanno parte di un piano contro la violenza alle donne piu' ampio - per il quale e' stato previsto un finanziamento in Finanziaria - in cui rientrano la costituzione di un Osservatorio, le campagne informative e il potenziamento dei centri antiviolenza per il sostegno alle vittime in ogni sede.

Intanto Prefettura, Questura e Comune di Roma pensano alla prevenzione ed all'individuazione dei responsabili delle aggressioni sessuali in strada, ed hanno realizzato in collaborazione fra loro l'opuscolo informativo "Se a una donna serve aiuto", un vademecum anti-stupro con consigli pratici per imparare a riconoscere situazioni di pericolo e avvisare in tempi rapidi le Forze dell´Ordine.

Esso sara' distribuito a Roma alle persone che operano e lavorano in situazioni dove il rischio di violenze sessuali è più alto; in particolare a chi lavora di notte o in zone poco illuminate e poco frequentate. L'opuscolo insegna ad osservare, a recepire i segnali di pericolo e cogliere l'eventuale disagio sul volto della donna, ad affrontare le situazioni di emergenza.

La fretta e la riservatezza della vita nelle grandi metropoli generano un contesto in cui le situazioni di pericolo per persone minacciate da comportamenti violenti possono essere favorire o aggravate, e cio' ricade soprattutto su donne esposte al rischio di molestie o di violenze sessuali, nelle ore notturne o in zone isolate della citta'. Anche per questo e' importante - come spiega il libretto - saper interpretare la richiesta di aiuto di una donna cogliendo sul suo volto un messaggio diretto o indiretto.

L'opuscolo consiglia poi di cercare di non perdere di vista la donna e il presunto aggressore, sempre con le dovute cautele, per poter indicare alle Forze dell'Ordine dove si sono diretti, e suggerisce di osservare tutti i particolari relativi al presunto atto di violenza per poter essere in grado di ricostruire il fatto in un Ufficio di polizia. Per chiedere aiuto o segnalare una potenziale aggressione si ricorda di chiamare il 113 (emergenza Polizia di Stato) o il 112 (emergenza Carabinieri). Ove la vittima abbia gia' subito un'aggressione, contattare il servizio di pronto intervento sanitario al numero 118.

Speciale diritti

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Violenze sessuali : mezzo milione di donne vittime