NEW del 05 settembre 2006

 
     

Commissario Consiglio d'Europa sui diritti dei Rom
di Gabriella Mira Marq

Negli ultimi mesi un certo numero di famiglie di Rom in parecchi paesi europei sono state espulse forzatamente dalle loro sedi, in genere per decisione delle autorita' locali ed a queste persone non e' stato dato sufficiente preavviso o non e' stata offerta un'alternativa reale. Alcuni di questi provvedimenti hanno violato gli standard europei ed internazionali dei diritti dell'uomo, come denuncia il competente commissario del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg.

Egli stesso ha segnalato parecchi casi gravi. In un villaggio a Kaliningrad, in Russia, piu' di 200 Rom sono stati scacciati verso la fine di maggio - inizio di giugno e le loro case sono state ridotte in rovina da bulldozer. Nel villaggio di Elbasan in Albania un'azione simile e' stata intrapresa a luglio contro 109 residenti Rom senza che fosse permesso loro di rimuovere gli effetti personali prima della distruzione delle loro case. Molti di loro ora sono senza casa.

A Patrasso, in Grecia, 13 case di Makrigianni Roma che erano assenti per lavoro stagionale altrove sono state demolite verso la fine di luglio. Altri casi si sono verificati in altre parti della federazione russa ed in Bulgaria, nella Repubblica ceca, in Francia, Turchia e nel Regno Unito. In parecchi casi la distruzione delle case e delle proprieta' sono state accompagnate da violenza e da linguaggio razzista. Solo in un caso c'e' stata la pronta azione di un tribunale.

I rapporti giunti al commissario per i diritti umani hanno a suo parere confermato che i diritti dei Rom concentrati a Budapest suscitano parecchie inquietudini fra le quali che sembra esservi un elemento allarmante di razzismo o anti-ziganismo dietro queste azioni ed il modo in cui sono condotte. Un altro fattore di preoccupazione sono - per Hammamberg - le conseguenze drammatiche per le famiglie, compresi i bambini, che senza una casa affrontano difficolta' nel godere di altri diritti, quali il diritto alla formazione ed alla salute.

Secondo il commissario per i diritti umani, si tratta della perpetuazione di un modello di segregazione sociale, con giustificazioni come la necessita' di costruire nuove costruzioni piu' moderne nella stessa zona (delle quali di rado si offre una parte alle famiglie Rom). Secondo le norme derivanti dalla Convenzione, gli sgomberi forzati possono essere effettuati soltanto nei casi eccezionali ed in un modo ragionevole e tutti coloro che sono interessati dovrebbero poter avere accesso ai tribunali per verificare la legalita' dei provvedimenti prima che siano effettuati, potendo ovviamente dotarsi di adeguata assistenza legale.

Secondo il commissario, che le decisioni abusive a volte siano prese al livello locale non assolve l'amministrazione centrale dalla responsabilita' di rispettare i propri obblighi internazionali e gli organismi di controllo della lettera Convenzione europea hanno gia' trovato parecchi paesi colpevoli di aver infranto i loro obblighi di rspettare il trattato per quanto riguarda i diritti dei Rom.

Ricordando la storia di pregiudizi, emarginazione ed oppressione dei Rom in Europa (fra questi la persecuzione nazista che uccise forse 600.000 fra Rom e Sinti, ndr) Hammamberg esorta le comunita' locali ad un confronto con la comunita' Rom ed i governi ad evitare il rischio di trattamento ingiusto e degradante dei Rom a tutti i livelli amministrativi.

Speciale immigrazione e razzismo

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