NOTIZIARIO del 28 gennaio 2005

 
     

Risoluzione su antisemitismo e razzismo del 27 gennaio
del Parlamento UE

Il Parlamento europeo, - visti gli articoli 2, 6, 7 e 29 del Trattato sull'Unione europea e l'articolo 13 del Trattato CE in base ai quali gli Stati membri si impegnano a mantenere i più elevati standard in materia di diritti umani e non discriminazione, nonché la Carta europea dei diritti fondamentali,

- vista la relazione della sua commissione d'inchiesta sul razzismo e la xenofobia del 1990, - viste le sue precedenti risoluzioni su razzismo, xenofobia e antisemitismo del 27 ottobre 1994, 27 aprile 1995, 26 ottobre 1995, 30 gennaio 1997 e 16 marzo 2000,

- visti il regolamento del Consiglio (CE) n. 1035/97 che istituisce un Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia nonché la relazione "Manifestazioni di antisemitismo nell'UE 2002-2003" dell'EUMC e la relazione "Percezione dell' antisemitismo nell'Unione europea", entrambe pubblicate nel marzo 2004,

- viste la Dichiarazione di Berlino della seconda Conferenza OSCE sull'antisemitismo, tenutasi Berlino il 28 e 29 aprile 2004, e la recente nomina del rappresentante personale per la lotta contro l'antisemitismo, - vista la Dichiarazione del Forum internazionale di Stoccolma sull'Olocausto (26-28 gennaio 2000) che chiede di promuovere l'informazione sull'Olocausto, - visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento,

A. considerando che il 27 gennaio 2005, giorno del sessantesimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz in Polonia, costituisce un'occasione perché i cittadini europei condannino senza riserve tutte le forme di razzismo, xenofobia e antisemitismo nonché le persecuzioni di minoranze come i Rom,

B. considerando che l'antisemitismo continua a manifestarsi attraverso atti di violenza e dissacrazione ai danni di siti religiosi e istituzioni pubbliche come sinagoghe, cimiteri, centri culturali e altro, nonché attraverso aggressioni di membri delle comunità ebraiche in Europa,

C. considerando che dal 1945 nuovi atti e forme di razzismo e xenofobia sono stati perpetrati nei confronti di migranti e stranieri nonché di minoranze quali i Rom,

D. considerando che questo incremento di razzismo, xenofobia e antisemitismo contribuisce a creare un'atmosfera di paura e insicurezza ed ha assunto nuove forme e modi di espressione profondamente preoccupanti, che potrebbero costituire una minaccia alla democrazia e ai diritti fondamentali di base,

E. considerando che la discriminazione per motivi religiosi ed etnici continua ad essere praticata a vari livelli, nonostante le importanti misure adottate dall'Unione europea in applicazione dell'articolo 13 del TCE,

1. invita le istituzioni dell'Unione europea, gli Stati membri e tutti i partiti politici democratici europei : - a condannare tutti gli atti di intolleranza e di incitazione all'odio razziale nonché tutti gli atti di vessazione o violenza a sfondo razzista, - a condannare, in particolare e senza riserve, tutte le forme di antisemitismo qualunque ne sia il modo di espressione, - a condannare segnatamente tutti gli atti di violenza motivati da odio o intolleranza religiosi o razziali, comprese le aggressioni contro luoghi di culto, siti religiosi e santuari di fede ebraica, islamica o di altra confessione nonché contro minoranze come i Rom;

2. invita insistentemente il Consiglio europeo e la Commissione nonché i governi degli Stati membri ai vari livelli locali, regionali e nazionali a fare il necessario per coordinare le loro azioni volte a combattere il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo;

3. invita la Commissione ad avviare una revisione dell'applicazione della direttiva 2000/43/CE sulla parità di trattamento indipendentemente dalla razza, con l'intento di rafforzare le misure antidiscriminazione dell'Unione europea e ad organizzare una importante conferenza cui partecipino tutti gli attori interessati, in particolare i rappresentanti politici, le istituzioni pubbliche a livello nazionale, regionale e locale, nonché le ONG e le associazioni attive nel settore;

4. invita insistentemente il Consiglio europeo e la Commissione a garantire che, nei venticinque paesi dell'UE, i programmi scolastici prevedano il massimo rigore storico per l'insegnamento della seconda guerra mondiale e illustrino l'attuale lotta contro razzismo, xenofobia e antisemitismo alla luce dei crimini e dei genocidi nazisti, compresa la Shoah;

5. invita insistentemente il Consiglio europeo, la Commissione e l'Osservatorio europeo nonché i governi ai vari livelli locali, regionali e nazionali a promuovere una formazione volta ad aumentare la consapevolezza, la comprensione e il rispetto delle diverse culture, religioni e tradizioni nell'Unione europea;

6. invita la Commissione e il Consiglio a garantire il sostegno permanente alle iniziative intese a mantenere viva la memoria e la storia dei crimini e genocidi nazisti;

7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi e parlamenti degli Stati membri e dei paesi candidati.

Speciale Europa


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