NEW del 15 marzo 2006

 
     

Ecomafie : Toscana chiederà reati ambientali in codice penale
di osservatoriosullalegalita.org

Sollecitare il Parlamento ad introdurre i reati ambientali nel codice penale. E' una parte della mozione approvata all'unanimita' ieri pomeriggio dal Consilio regionale della Toscana.

Il Consiglio impegna all’unanimità la Giunta anche a verificare la possibilità di introdurre "un sistema capillare di controllo satellitare sul trasporto dei rifiuti speciali, in particolare pericolosi, basato sui più sofisticati strumenti tecnologici che consentirebbero una rigorosa tracciabilità e controlli in tempo reale" e "a promuovere, anche attraverso azioni sperimentali sul territorio, l’inserimento di tale sistema all’interno della normativa nazionale".

Al centro della mozione il 'caso Toscana', su cui si e' discussa la relazione della Commissione territorio e ambiente sulle attività illecite nella regione in materia di rifiuti e di edilizia. Dal testo della relazione la mozione ha accolto il “problema toscano che richiama le responsabilità dei produttori di rifiuti ma anche dell’amministrazione pubblica e, più in generale, della politica”.

Il testo votato, che ha sostituito le due mozioni di maggioranza e minoranza inizialmente presentate in aula, accoglie le criticità evidenziate dalla relazione della Commissione territorio e ambiente: inadeguatezza degli impianti esistenti, mancata definizione di un contesto normativo e di programmazione, elevato costo del conferimento dei rifiuti industriali e impianti finali, inadempimento delle Province nel predisporre i piani di gestione dei rifiuti speciali e pericolosi, mancato funzionamento del sistema dei controlli in capo ad Arpat.

L’aula toscana ha ribadito l’appoggio all’attività del Corpo forestale dello Stato, dei Carabinieri del Noe, della Guardia di Finanza e della Magistratura, e impegna la Giunta regionale ad intensificare programmazione, coordinamento, vigilanza e controllo sui rifiuti solidi speciali industriali pericolosi e non, "al fine di evitare che diventino una vera e propria emergenza criminosa, sanitaria e ambientale".

Infine, impegno per la Giunta anche a "sollecitare il Parlamento ad una revisione normativa che introduca i reati ambientali nell’ambito del codice penale per riportare trasparenza, regole e legalità nel settore".

La scelta nazionale avrebbe una significativa ricaduta anche in altri contesti, come ad esempio quello Campano, a forte rischio salute e criminalita' mafiosa.

Speciale mafia e antimafia

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