NEW del 08 febbraio 2006

 
     

Berlusconi sempre in TV e mai al question time della Camera
di red

La questione del presenzialismo TV di Silvio Berlusconi e' giunta anche alla Camera dei deputati, ma questa volta il riferimento e' stato uno scivolone del ministro per i rapporti con il parlamento Carlo Giovanardi, nell'intento di giustificare le assenze del premier ai question time della Camera.

L'on. Severino Galante ha ricordato che il regolamento della Camera dei deputati prevede interventi del presidente del Consiglio nell'ambito di ciascun calendario dei lavori. Nella legislatura ormai agli sgoccioli, quindi, secondo i calcoli Berlusconi sarebbe dovuto intervenire, alternandosi con il suo Vice, almeno 92 volte, ma non si e' mai presentato, mentre il Vicepresidente del Consiglio si e' presentato 6 volte.

A suo tempo si sostenne - ha ricordato il parlamentare - che la «latitanza» del Presidente del Consiglio era dovuta al fatto che egli ricopriva il doppio ruolo di Presidente del Consiglio e di ministro degli affari esteri, ma che, finita quella «sovrapposizione» le cose egli sarebbe sicuramente andato in Assemblea. Tuttavia cio' non e' accaduto.

Giovanardi ha risposto che si tratta di "una questione formale e non di sostanza - perché la sostanza è che il Parlamento è sempre stato informato dal Governo puntualmente e non si è mai disatteso ad alcuna interrogazione".

Tuttavia, ha soggiunto Giovanardi, "con un po' di «malizia» - chiamatela come volete -, nel momento in cui viene contestato il Presidente del Consiglio per le sue apparizioni televisive e l'opposizione si «straccia le vesti» perché il medesimo presidente del Consiglio appare troppo, mi sembra un poco paradossale che venga sollevato il problema del motivo per cui il Presidente del Consiglio non viene alle dirette televisive durante il question time".

L'on. Galante ha replicato che evidenziando il fatto che il Presidente del Consiglio «dilaga» in radio e televisioni in questi giorni, Giovanardi "non ha fatto altro che «mettere il dito nella piaga». Infatti, il Presidente del Consiglio ha tempo per andare in radio ed in televisione, ma non ha tempo - non ha mai avuto tempo - per venire in quest'aula a rispondere, doverosamente, al Parlamento... Questa sistematica e spudorata prevaricazione rivela lo scopo vero del Presidente del Consiglio, ossia aggirare il Parlamento, per imbonire la gente dallo schermo televisivo".

Speciale libera informazione con gli interventi di UE, OSCE, ONU e del Consiglio d'Europa sull'anomalia italiana

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