NEW del 06 gennaio 2006

 
 
       
 

Videogiochi che insegnano a torturare ed uccidere
di Mauro W. Giannini

Befana, tempo di giochi, ma dopo i videogiochi che insegnavano come diventare perfetti mafiosi, ecco i videogiochi che incitano ad uccidere, torturare e praticare molti tipi di atti violenti. Cosi' quello che doveva essere un passatempo e un divertimento si trasforma in pessima scuola.

In Spagna - dove circa 3 milioni e mezzo di ragazzi consumano vieogiochi mediante playstation, PC, cellulare e internet - Amnest International ha chiesto al governo di legiferare per difendere i minori da questo tipo di prodotti informatici.

Oggi infatti esiste solo un codice di autoregolamentazione riferito al sistema paneuropeo di informazioni sui giochi, il quale individua sulla scatola fasce d'eta' cui i singoli giochi sono ritenuti adatti.

L'associazione accusa pero' il settore - che muove nel solo Paese iberico 790 milioni di euro - di evitare le informazioni sui contenuti tipo scene esplicite di sesso, violenza e assunzione di droga ed in particolare parla di "banalizzazione dei diritti umani".

Gli industriali replicano che il fatto che il sistema adottato sia volontario non significa che non sia buono, e che e' stato sottoscritto da tutti i Paesi europei con l'egida dell'ex commissaria UE all'educazione Viviane Reding.

Tuttavia, fa notare AI, va considerato anche che i centri di distribuzione di questi giochi non dispongono di mezzi efficaci per controllare chi effettivamente li utilizzi, ed il problema e' troppo importante perche' venga sottovalutato in sede legislativa.

Speciale diritti

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Giochi per educare e non : Food Force FAO e Mafia