Giochi
per educare e non : Food Force FAO e Mafia
di Mauro Giannini
Un videogioco di prossima uscita voluto dalla FAO - Food Force - mira a rendere edotti i ragazzi circa la fame nel mondo. I programmi FAO l'anno scorso hanno alimentato piu' di 100 milioni di persone.
Il corpo delle Nazioni Unite punta sulla popolarita' dei videogiochi per istruire i giovani circa le necessita' e i ruoli dell'agenzia di aiuti umanitari. Il gioco sara' reso disponibile alla fine di quest'anno per il PC ed il Mac inizialmente soltanto negli Stati Uniti come CD gratuito oppure scaricabile da internet. Sara' anche distribuito nelle scuole.
Il gioco e' sviluppato da Deepend, uno studio di progettazione informatico di Roma e dagli sviluppatori di giochi Playerthree di Londra. "Il gioco e' in un certo senso l'incrocio fra Tomb Raider ed una conferenza dalla FAO" ha spiegato il progettista del gioco ad una trasmissione della BBC, "comincia con un breve filmato che illustra una crisi in un paese immaginario dovuta alla siccita' ed alla guerra civile, due dei motivi principali della fame del mondo".
La sfida per i giocatori e' completare una serie di missioni, condotte da una squadra di operatori della FAO. Le missioni variano da pacchi di alimenti paracadutati ad un gioco del tipo della citta' Sim in cui i giocatori usano gli aiuti alimentari per ricostruire l'economia del paese.
Ma c'e' piu' del divertimento nel gioco. Alla fine di ogni missione, ai giocatori e' mostrato un breve video che spiega come l'agenzia di aiuti si sarebbe occupata della situazione. I bambini possono anche confrontare i loro punteggi con altri giocatori del mondo sul web del gioco.
I progettisti del videogioco pensano che esso avra' un gran successo fra i giovani fra gli 8 e i 13 anni, come confermato da prove fatte a Roma con gruppi di ragazzi di diverse eta'. I giocatori dopo il gioco si ricordavano il 75% delle informazioni sulla FAO.
Sul fronte opposto il gioco "Mafia" - prodotto da privati e destinato alla vendita - una combinazione fra giochi di ruolo, simulazione e strategia, con una grafica tipo Sim ed una azione piena di dettagli, oltre alla possibilita' di partecipazione per otto giocatori.
C'e' un padrino, dei killer al soldo della mafia, una citta' di nome Paradise di cui si cerca di ottenere il controllo con varie azioni criminose (far saltare un bar, uccidere un rivale, etc...). Il gioco si complica via via che si aggiungono nuovi elementi come compagni al soldo della "famiglia", inseguimenti di veicoli, estorsioni a negozianti locali, centinaia di persone nelle strade, ect...
Lo scopo e' creare una "famiglia" mafiosa propria, che controlli la citta' attraverso aspetti come l'economia, il numero di armi, il numero di attivita' imprenditoriali possedute o comunque remunerative (attraverso estorsioni) e le relazioni sociali (figli e alleati che aiutano a mantenere il potere).
by www.osservatoriosullalegalita.org
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L'anno europeo dell'educazione