NEW del 23 ottobre 2006

 
     

Velo Islam : commento di un lettore e risposta su caso Santanche'
riceviamo e rispondiamo

Al solito, la portata della minaccia islamica complessiva non viene percepita. L'Islam nasce e continua a diffondersi come religione intollerante, aiutata qui da noi dal buonismo, dalla "tolleranza", dalla legalita' pelosa e capziosa ad ogni costo. Chi dissente, per voi e' un razzista, per loro un infedele.

Tacciono le femministe, e tutta la sinistra. Il "politicamente corretto" impera. La crescita islamica in Italia e' esponenziale, ma a voi questo non tocca. Figuriamoci al governo di sinistra-sinistra che abbiamo e, spiace dirlo, ai menefreghisti del centro-destra che dovrebbero fare opposizione.

Queste sono solo le avvisaglie di un gigantesco scontro di civilta' dei prossimi decenni, quando gli islamici in Europa saranno milioni... oppure no, perche' noi facendoci agnelli di fronte a chi lupo intende rimanere, avremo preventivamente abdicato.

L'Islam sara' la religione obbligatoria nelle scuole, le chiese cattoliche saranno chiuse o "tollerate" e le moschee saranno ovunque. I libri di storia saranno riscritti per far posto all'ideologia del "profeta". E quelli che obietteranno? Saranno chiamati, come dire...? La parola non mi viene... Ah si', RAZZISTI. Me l'ero dimenticata

! La portata di questa minaccia di oggi quella volta sara' forse capita dai pochi europei rimasti, ma sara' tardi. Ed i vario "Osservatori sulla legalita'" riguarderanno la Sharia, altrimenti saranno, come si dice...? Ah si': RAZZISTI.

lettera firmata

Risponde Rita Guma

Gentile lettore,

In primo luogo non mi pare che la sinistra e le femministe abbiano taciuto.

Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha dichiarato: "Intendo esprimere la netta condanna verso l'aggressione verbale subita dalla deputata Daniela Santanché nel corso di una trasmissione televisiva. Da episodi come questi bisogna saper trarre in maniera sempre più netta la condanna verso tutto ciò che concorre a favorire conflitti di religione o di civiltà. Al contrario, quello che va dispiegato e' l'atteggiamento che valorizza ciascuno nella propria cultura e ognuno nella cultura di tutti, elementi che favoriscono il dialogo, il confronto e la nonviolenza".

Il ministro per le pari opportunita' - talmente femminista da farsi chiamare 'ministra' - ha dichiarato che "è scontata la piena solidarietà all'onorevole Santanché", aggiungendo l'avvertimento diretto al "signor Shwaima" che nel nostro Paese "non sono accettabili minacce, intimidazioni, condanne". Pollastrini ha affermato che Santanche' "ha esposto il suo parere sul velo e su un versetto del Corano. Noi siamo un Paese democratico e pretendiamo da chi vi è stato accolto il rispetto dei principi di libertà, di opinione e di scelta delle persone". Ed ha detto che il rispetto dell'autonomia e del rispetto della donna e' richiesto anche da molte musulmane che si sentono intimidite e minacciate da espressioni diverse di fondamentalismo".

Faccio notare che non c'era stata alcuna minaccia. Inoltre la Santanche' non aveva espresso un'opinione, ma aveva dato come vangelo una sua lettura del Corano. Se io dessi per scontato qualcosa che non c'e' nel Vangelo mi si accuserebbe di essere bugiarda o ignorante, mi pare, ma con la Santanche' (o con il Corano) pare che questo non possa essere fatto.

Inoltre, caro lettore, lei prende l'Imam in questione e lo fa diventare l'epigone di una "religione intollerante". Ma l'Islam e' composto da oltre un miliardo di persone, che seguono dottrine tanto diverse (wahabita, sunnita, sciita, etc) da farsi la guerra fra loro. Milioni di donne musulmane portano il velo, ma milioni non lo portano. Di quale minaccia complessiva stiamo parlando?

Allora costituiscono una minaccia anche i teocon, i cui esponenti americani si lasciano andare a dichiarazioni indecenti sull'inferiorita' della donna, e detengono fondi e potere tali da costituire una reale minaccia per tutti noi. Ma noi non lo sappiamo perche' non c'e' un tam tam disinformativo quotidiano su di loro, o perche' pensiamo che le loro radici culturali siano simili alle nostre.

Per la cronaca gli Islamici in Europa sono gia' milioni. Solo in Francia ce ne sono cinque milioni e non se n'era accorto nessuno prima delle guerre di Bush, proprio perche' il 95% almeno di loro e' perfettamente integrato, pur avendo le sue moschee, la sua carne macellata all'islamica, il suo ramadan etc. Occorre sapr distinguere fra terrorismo, fondamentalismo e semplice confessione religiosa. Solo cosi' si potra' combattere il primo e contrastare il secondo.

Non c'e' buonismo, lo ripeto, in cio' che penso e scrivo, ma solo il rispetto di diritti e giustizia. Ne' mi interessa una concezione astratta di razzismo o di legalita', ma l'osservazione di cio' che accadde ai tempi di Hitler o in Ruanda o in Bosnia, quindi i fatti. E fatti veri, intessuti di sangue, non mistificazioni come quelle che si leggono oggi sui giornali a proposito delle minacce alla Santanche' che pure i ministri di centrosinistra hanno preso per oro colato.

E credo che il vero pericolo sia solo l'odio, che - come accadrebbe per noi - suscita in chi si senta ingiustamente discriminato, additato, accusato o escluso la volonta' di chiudersi ancor di piu' nella sua comunita', di caratterizzarsi ancora di piu' nell'aspetto e nelle pratiche, generando quindi il tessuto per odii ed estremismi che invece il dialogo permette di evitare.

Nella mia concezione dei diritti, per fortuna sono in buona compagnia, quella dell'ex presidente della Corte Suprema di Israele Aaron Baraq, vittima dell'Olocausto, secondo cui e' fondamentale "la centralita' dell'essere umano e della sua dignita', la necessita' di preservare i diritti umani di ogni singolo essere umano in quanto essere umano; la tolleranza per le opposte opinioni, anche per quelle che tolleranti non sono; la necessita' di trattare tutti nello stesso modo e in modo onesto, e la necessita' di rispettare lo stato di diritto.... non puo' esistere democrazia senza difesa dei diritti umani fondamentali - diritti cosi' essenziali che devono essere indipendenti dal potere di una maggioranza... Lo Stato deve sempre agire in base a una legge... abbiamo bisogno dei diritti umani soprattutto in tempo di guerra e nella lotta contro il terrore. Si', quando una democrazia combatte contro il terrore, non puo' considerare ammissibili tutti i mezzi, e non tutti i metodi impiegati dai suoi nemici le sono consentiti".

Speciale immigrazione

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