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NEW del 16 aprile
2006
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Elezioni
brogli irregolarita' : le schede annullate e contestate rispondiamo ad altre domande su irregolarita' elettorali e brogli pervenute da nostri lettori. Alcuni candidati o rappresentanti di lista sia della CdL che dell'Unione chiedono lumi sulle schede annullate a motivo del fatto che il segno sul simbolo votato non era una croce, ma doppie croci, visti, cerchi o altro. Esaminiamo quali sono i fatti e cosa dice la legge a riguardo. Questa volta per esprimere il proprio voto bastava fare una croce su un solo simbolo, ed e' stato detto in TV e dai partiti. Difficile quindi che ci si possa appellare al D.P.R. n. 570/60 che stabilisce di dare la possibilità di effettuare le loro scelte anche a coloro che non siano in grado di apprendere appieno e di osservare alla lettera le istruzioni per le espressioni del voto. Una singola X sul simbolo del partito preferito era alla portata di tutti, ed e' proprio il motivo per cui, rispetto alle passate tornate elettorali, sono diminuite le schede contestate e annullate. Poiche' la legge e' tesa a garantire la liberta' del voto da ogni ricatto o condizionamento, essa prevede l'annullamento di schede che presentino segni diversi, perche' potrebbero ispirati alla volonta' di far identificare il proprio voto. Dunque chi abbia ritenuto invalidi i voti con una doppia X o un cerchio o un quadrato o qualsiasi altro segno diverso si e' ispirato alla norma. Diverso sarebbe stato in caso di x piccola o poco visibile sulla parte scura del simbolo oppure di x ripassata perche' evidentemente troppo leggera. I casi in cui una scheda non correttamente barrata non viene considerata nulla sono comunque previsti espressamente dal D.P.R. n. 570/60. Peraltro, ove presenti i rappresentanti di lista, le schede potevano essere contestate ed il fatto sarebbe stato messo a verbale. La nomina dei rappresentanti di lista e' cura dei partiti. Il rappresentante di lista puo' presentare al presidente di seggio le dichiarazioni che ritiene di far inserire nel verbale e il presidente e' obbligato a verbalizzarle, a norma dell'art. 54 del DPR 570/60. Le schede ed i verbali vengono poi controllati dagli Uffici elettorali delle Corti d'Appello e della Corte di Cassazione. La valutazione delle schede contestate e' iniziata infatti ieri mattina nelle Corti d'Appello, alla presenza di rappresentanti di lista. Chi ritenga leso qualche suo diritto in merito allo scrutinio elettorale puo' fare comunque ricorso amministrativo entro 30 giorni dalla proclamazione degli eletti. Lo puo' fare solo un avente diritto, candidato o rappresentante di partito che sia. Il giudice amministrativo dirime le controversie sugli annullamenti di schede o nota vizi di forma. Tuttavia, se sono state effettivamente annullate schede valide, ma non in numero tale da rendere eleggibile il ricorrente (o a far prevalere il partito ricorrente), il ricorso e' respinto. E' un principio che rispetta lo spirito della legge, e cioe' quello di garantire la volonta' del corpo elettorale, e viene usato anche in altri Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, dove e' stato usato in occasione della contestazione delle schede per l'elezione dell'attuale governatrice dello Stato di Washington, in cui il giudice ha rifiutato di contare le schede perche' - anche vi fossero state irregolarita' - il loro numero non era sufficiente per capovolgere il risultato. Le altre domande su elezioni, brogli etc ___________ NB:
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