NEW del 19 agosto 2006

 
     

Libano : risoluzione ONU 1701 in Italiano
trad. Gabriella M. Marq

Risoluzione 1701 (2006) adottata dal Consiglio di sicurezza dell'ONU l'11 agosto 2006.

Il Consiglio di sicurezza, richiamando tutte le sue risoluzioni precedenti sul Libano, in particolare le risoluzioni 425 (1978), 426 (1978), 520 (1982), 1559 (2004), 1655 (2006) (2006) e 1697 (2006), così come le dichiarazione del suo presidente sulla situazione nel Libano, in particolare le dichiarazioni del 18 giugno 2000 (S/PRST/2000/21), del 19 ottobre 2004 (S/PRST/2004/36), del 4 maggio 2005 (S/PRST/2005/17), del 23 gennaio 2006 (S/PRST/2006/3) e del 30 luglio 2006 (S/PRST/2006/35),

Esprimendo notevole preoccupazione per l'escalation continua delle ostilità in Libano e in Israele dall'attacco degli Hizbollah ad Israele il 12 luglio 2006, che già ha causato centinaia di morti e feriti da ambo le parti, vasti danni alle infrastrutture civili e centinaia di migliaia di profughi interni, dando risalto all'esigenza di una conclusione della violenza, ma allo stesso tempo dando risalto la necessità di richiamare urgentemente le cause che hanno provocato la crisi attuale, incluso il rilascio incondizionato dei soldati israeliani rapiti, Conscio dell'urgenza del rilascio dei prigionieri e per favorire gli sforzi tesi all'urgente rilascio dei prigionieri libanesi tenuti in Israele, accogliendo favorevolmente gli sforzi del Primo Ministro libanese e l'impegno di il governo del Libano, nel suo programma di sette punti di estendere la suaa autorità sul suo territorio, attraverso le proprie forze armate regolari, tali che non ci saranno armi senza il consenso del governo del Libano e di nessun'altra autorità che quella del governo del Libano, accogliendo favorevolmente anche la sua richiesta ad accrescere di numero la forza delle Nazioni Unite e dotarla di strumenti, mandato e portata d'azione e in considerazione della sua richiesta in questo programma di un ritiro immediato delle forze israeliane dal Libano del sud,

Determinato ad agire affinchè questo ritiro accada al più presto, Prendendo dovuta nota delle proposte presentate nel progetto di sette punti per quanto riguarda la zona di Shebaa, Congratulandosi della decisione unanime del governo del Libano del 7 agosto 2006 per schierare una forza armata libanese di 15.000 soldati nel Libano del sud in concomitanza con il ritiro dell'esercito israeliano dietro la linea blu e di chiedere com ncessria l'assistenza di forze supplementari alla forza ad interim delle Nazioni Unite nel Libano (UNIFIL), per facilitare l'entrata delle forze armate libanesi nella regione e rieproporre la sua intenzione di rinforzare le forze armate libanesi con gli strumenti necessari a permettergli di realizzare le sue funzioni,

Cosciente delle sue responsabilità ad aiutare un cessate il fuoco certo e permanente e una soluzione di lunga durata del conflitto, Valutando che la situazione in Libano costituisca una minaccia alla pace e sicurezza internazionali,

1. Chiede la cessazione completa delle ostilità basate, in particolare, sulla cessazione immediata di tutti gli attacchi da parte di Hizbollah e la cessazione immediata da parte di Israele di tutte le operazioni militari offensive;

2. Riguardo alla cessazione completa delle ostilità, invita il governo del Libano e UNIFIL - come autorizzato dal paragrafo 11 - a schierare insieme le loro forze nel sud ed invita il governo di Israele, in concomitanza con tale schieramento, a ritirare tutte le sue forze dal Libano del sud;

3. Dà risalto all'importanza dell'estensione del controllo del Governo del Libano sopra tutto il territorio libanese in conformità con le disposizioni della risoluzione 1559 (2004) e della risoluzione 1680 (2006) e delle disposizioni relative del Concilio di Taif, affinchè eserciti la suaa sovranità completa, in modo che non ci siano armi senza il consenso del governo del Libano e di nessuna autorità tranne quella del governo del Libano;

4. Ripete il suo sostegno forte al completo rispetto completo della linea blu;

5. ripete anche il suo forte supporto, come ricordato in tutte le sue precedenti risoluzioni, all'integrità territoriale, alla sovranità e all'indipendenza politica del Libano all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti, come contemplati dall'Accordo generale Israeliano-Libanese dell'armistizio del 23 marzo 1949;

6. Invita la Comunità internazionale a prendere misure immediate per estendere la sua assistenza finanziaria ed umanitaria al popolo libanese, includendo la facilitazione per il ritorno sicuro delle persone spostate e - sotto l'autorità del governo del Libano - riaprendo gli aeroporti ed i porti, in linea con i paragrafi 14 e 15, e la invita inoltre a considerare una ulteriore assistenza in avvenire per contribuire alla ricostruzione ed allo sviluppo del Libano;

7. Afferma che tutte le parti sono responsabili di accertarsi che non sia intrapresa alcuna azione sia intrapresa in opposizione al paragrafo 1 che possa contrastare la ricerca di una soluzione a lungo termine, l'accesso umanitario alle popolazioni civili, compreso il passaggio sicuro per i convogli umanitari, o il ritorno volontario delle persone spostate ed invita tutte le parti ad aderire a questa responsabilità e cooperare con il Consiglio di sicurezza;

8. Richiede per Israele ed il Libano di sostenere un cessate il fuoco permanente e una soluzione a lungo termine soluzione basata sui seguenti principii ed elementi:

  • - rispetto completo per la linea blu da ambo i lati;
  • - disposizioni di sicurezza per impedire la ripresa delle ostilità, compresa l'istituzione fra la linea blu ed il fiume di Litani di una zona immune da persone, beni ed armati tranne quelle del governo del Libano e di UNIFIL, come autorizzato nel paragrafo 11, schierati in questa zona;
  • - esecuzione completa delle disposizioni relative degli accordi di Taif e delle risoluzioni 1559 (2004) e 1680 (2006), che richiedono il disarmo di tutti gruppi armati nel Libano, di modo che - conformemente alla decisione del gabinetto libanese del 27 luglio 2006, non ci siano armi o autorità nel Libano tranne quelle ufficiali libanesi;
  • - nessuna forza straniera in Libano senza il consenso del suo governo;
  • - nessuna vendita o rifornimento di armi e di materiale al Libano escluso quello autorizzato dal relativo governo;
  • - rapporto alle Nazioni Unite si tutti i programmi restanti di mine in Libano in possesso di Israele;

9. Invita il segretario generale a sostenere gli sforzi e fissare - non appena possibile - accordi in linea di principio fra il governo del Libano e il governo di Israele in base ai principii ed agli elementi per una soluzione di lunga durata come disposta nel paragrafo 8 ed esprime la sua intenzione di esserne attivamente coinvolto;

10. Invita il segretario generale a sviluppare, in coordinamento con i suoi membri internazionali e le parti in causa, le proposte per attuare le disposizioni degli accordi di Taif e le risoluzioni interessate 1559 (2004) e 1680 (2006), compreso il disarmo e la delimitazione dei confini internazionali del Libano, particolarmente in quelle zone in cui il confine è disputato o incerto, inclusa la zona comprendente le coltivazioni di Shebaa e presentare al Consiglio di sicurezza quelle proposte in trenta giorni;

11. Decide, per completare ed aumentare la forza nei numeri, strumenti, mandato e portata delle azioni, di autorizzare un aumento in consostenza della forza UNIFIL ad un massimo di 15.000 soldati e abilita la forza aggiuntiva prevista ad effettuare il suo mandato sotto le risoluzioni 425 e 426 (1978):

  • (a) Controllare la cessazione delle ostilità;
  • (b) Accompagnare e sostenere le forze armate libanesi quando si schiereranno nel sud, incluso lungo la linea blu, quando Israele ritirera' le suee forze armate dal Libano nella maniera prevista nel paragrafo 2;
  • (c) Coordinare le suee attività relative al paragrafo 11 (b) con il governo del Libano e del governo dell'Israele;
  • (d) Estendere la sua assistenza per contribuire ad accertare l'accesso umanitario alla popolazione civile ed il ritorno volontario delle persone spostate;
  • (e) Aiutare le forze armate libanesi a prendere misure per l'istituzione della zona indicata nel paragrafo 8;
  • (f) Aiutare il governo del Libano, a sua richiesta, a mettere in pratica il paragrafo 14;

12. Aderendo ad una richiesta del governo del Libano di schierare una forza internazionale per aiutarlo ad esercitare la suaa autorità sul territorio, autorizza UNIFIL ad intraprendere tutta l'azione necessaria nelle zone di schieramento delle sue forze e all'interno delle sue possibilità, ad accertare che la zona delle operzioni non sia utilizzata per attività ostili e a resistere ai tentativi attraverso i mezzi validi per impedirlo scaricando le sue funzioni sotto il mandato del Consiglio di sicurezza e proteggere il personale delle Nazioni Unite, le strutture, le installazioni e le attrezzature, garantendo la sicurezza e la libertà di movimento del personale delle Nazioni Unite, operatori umanitari e - senza pregiudizio per responsabilità del Governo del Libano - proteggere i civili sotto una minaccia imminente di violenza fisica;

13. Invita urgentemente il segretario generale ad approntare le misure per accertare che UNIFIL possa effettuare le funzioni previste in questa risoluzione, invita gli Stati membri a studiare la possibilità di dare i contributi adatti a UNIFIL ed a rispondere positivamente alle richieste di assistenza militare ed esprime il suo forte apprezzamento a coloro che hanno contribuito ad UNIFIL nel passato;

14. Invita il governo del Libano a controllare le sue frontiere e gli altri punti d'ingresso per impedire l'entrata in Libano senza suo consenso di armi o di materiale relativo e chiede ad UNIFIL - come autorizzato nel paragrafo 11 - di aiutare il Governo del Libano su richiesta;

15. Decide inoltre che tutti gli Stati approntino le misure necessarie ad evitare, da parte di propri cittadini o nei propri territori o per mezzo di propri aerei o compagnie di bandiera:

  • (a) La vendita o la fornitura a qualsiasi entità o individuo nel Libano di armi e materiale relativo di tutti i tipi, compresi armi e munizioni, veicoli ed attrezzature militari, attrezzature paramilitari e pezzi di ricambio per il sopraccennato, provenienti o meno dai loro territori;
  • (b) L'impartizione a qualsiasi entità o individuo in Libano di addestramento tecnico o l'assistenza riferita a progettazione, fabbricazione, manutenzione o uso degli articoli elencati nel sottoparagrafo (a) di cui sopra; salvo che queste proibizioni non si applichino alle armi, al materiale relativo, all'addestramento o all'assistenza autorizzati dal governo del Libano o da UNIFIL come autorizzato nel paragrafo 11;

16. Decide di estendere il mandato di UNIFIL al 31 agosto 2007 ed esprime la sua intenzione di considerare in futuro ulteriori proroghe e ampliamenti del mandato per contribuire all'esecuzione di un cessate il fuoco permanente ed una soluzione di lunga durata;

17. Invita il segretario generale a fare rapporto fra una settimana al Consiglio sull'esecuzione di questa risoluzione e successivamente in maniera regolare;

18. Sottolinea l'importanza e la necessità di realizzare, una pace completa, giusta e durevole nel Medio Oriente, basata su tutte le sue risoluzioni, comprese le risoluzioni 242 (1967) del 22 novembre 1967, 338 (1973) di 22 ottobre 1973 e 1515 (2003) del 19 novembre 2003;

19. Decide si restare attivamente impegnato sulla questione.

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