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NEW del 05 novembre
2006
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Carlo
Giuliani : caso alla Corte europea dei diritti dell'uomo La vicenda di Carlo Giuliani e' giunta davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo, che ne ha discusso oggi l'amissibilita' e il merito. La famiglia si e' rivolta alla Corte in base all'articolo 2 (diritto alla vita), 3 (proibizione di trattamento inumano), 6 (diritto un'udienza equa) e 13 (diritto ad un rimedio efficace) della Convenzione europea sui diritti dell'uomo. Il ricorso era stato presentato dai genitori e dalla sorella dopo l'omidicio del giovane, avvenuto a piazza Alimonda mentre stava partecipando alla dimostrazione contro la globalizzazione durante il G8 del 2001 a Genova. Durante la dimostrazione erano stati lanciati oggetti, principalmente pietre, su una jeep dei Carabinieri rimasta bloccata. Uno dei Carabinieri ha sparato due colpi, dei quali uno ha colpito Carlo Giuliani appena sotto l'occhio, ed il giovane e' caduto. Successivamente l'autista ha investito a marcia indietro il corpo del giovane due volte. Solo quando i dimostranti erano stati dispersi un medico e' arrivato sulla scena. L'inchiesta aperta immediatamente dalle autorita' italiane ha raccolto le dichiarazioni dei tre Carabinieri della jeep e di altri carabinieri e dimostranti. E' partito un procedimento penale contro Placanica e l'autista della jeep per omicidio volontario. Un'analisi effettuata sul corpo di Carlo a 24 ore dalla morte ha rivelato che l'effetto della pallottola alla testa era stato sufficiente a causare la morte in pochi minuti, mentre la jeep aveva provocato soltanto lesioni non gravi. Tre esperti nominati dal tribunale hanno preparato delle perizie, ma gli autori del terzo rapporto, presentato nel giugno 2002, hanno deplorato il fatto che non avevano non potuto esaminare il corpo del Carlo ed hanno concluso che la pallottola era stata sparata verso l'alto dall'ufficiale ma era stata deviata da una pietra gettata alla jeep da un altro dimostrante, con il risultato che aveva colpito Carlo. Il 5 maggio 2003 il giudice ha archiviato il procedimento con la motivazione che l'autista della jeep non poteva essere giudicato responsabile dell'uccisione poiche' non aveva potuto vedere Carlo, mentre il colpo di Placanica, diretto in alto, era stato deviato. Dal punto di vista del giudice, il Carabiniere aveva fatto un uso legittimo della sua arma ed aveva agito per autodifesa in risposta ad un attacco violento alla jeep. La famiglia ha presentato ricorso alla Corte in base all'articolo 2 (diritto alla vita) della Convenzione europea sui diritti dell'uomo, dichiarando che la morte del Carlo e' stata causata da un uso eccessivo della forza e che l'organizzazione delle operazioni di ordine pubblico erano inadeguate. Inoltre, sostengono che l'omissione di assistenza immediata a Carlo viola gli articoli 2 e 3 (proibizione di trattamento inumano). Riguardo all'inchiesta, i familiari di Carlo lamentano che essa non e' stata esauriente, specialmente perche' non sono stati sentiti gli ufficiali superiori e perche' uno degli esperti nominati dalla procura, quello che ha proposto la teoria della pallottola deviata aveva pubblicato in precedenza un articolo in cui sosteneva la tesi dell'autodifesa. Per concludere, malgrado il fatto che l'inchiesta interessasse due Carabinieri, parecchie misure investigative sono state affidate a Carabinieri. Percio' la famiglia Giuliani ritiene violati gli articoli 6 (diritto un'udienza equa) e 13 (diritto ad un rimedio efficace). La Corte di Strasburgo si e' riservata di comunicare successivamente le sue decisioni sull'ammissibilita' ed il merito dell'istanza. ___________ NB:
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