NEW del 02 agosto 2006

 
     

Indulto : prime scarcerazioni , alcune preoccupazioni
di Mauro W. Giannini

Prime scarcerazioni per gli esiti dell'indulto. Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha reso noto che ieri si sono spalancate le porte delle carceri per 2.666 detenuti. Sulla stampa vengono evidenziate le rimessioni in liberta' relative ad omicidi risalenti alla fine degli anni '80, le cui pene di oltre venti anni sono state ridotte dei tre anni massimi previsti dalla legge approvata la scorsa settimana nei due rami del parlamento.

Il ministro Mastella ha ricevuto nel suo ufficio di via Arenula la mamma del tossicodipendente che con una lettera aperta aveva chiesto di incontrare il Guardasigilli per manifestargli i propri timori per la prevedibile scarcerazione del figlio. La signora e' stata rassicurata dal Ministro che ha dato indicazioni ai suoi collaboratori di fornire alla donna tutta l'assistenza necessaria per le iniziative che la legge le consente di intraprendere a tutela della sua persona.

Mastella ha firmato ieri il decreto che condona gli illeciti disciplinari commessi dagli agenti della polizia penitenziaria, fino a tutto il 2 maggio 2006. Questo provvedimento, che ha un solo precedente risalente al 1993, riguarda le infrazioni commesse per le quali non sia stata ancora irrogata una sanzione definitiva e punite con le sanzioni della censura, della pena pecuniaria e della deplorazione, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 30 ottobre 1992 e non interviene sui comportamenti puniti, a norma di legge, con la sospensione o la destituzione dal servizio.

"La mia decisione – ha sottolineato il ministro - nasce dalla consapevolezza che il sovraffollamento delle carceri ha reso più difficili le condizioni di lavoro degli agenti che quotidianamente prestano la loro opera negli istituti di pena. Dopo l'approvazione dell'indulto da parte del Parlamento, mi e' sembrato giusto e importante rivedere le sanzioni applicate alla polizia penitenziaria per le condotte ritenute illecito disciplinare”.

Quanto all'emergenza indulto, il ministro della Giustizia ha dato mandato a tutti e cinque i sottosegretari del suo dicastero di presiedere una serie di riunioni, da tenersi nelle prefetture di Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo, per pianificare gli interventi che si renderanno necessari. Agli incontri sono stati invitati i rappresentanti degli Enti locali, delle amministrazioni di Interni e Giustizia, del Volontariato e i capi degli uffici giudiziari. Il Guardasigilli ha chiesto che altrettante riunioni si tengano nei provveditorati dell'amministrazione penitenziaria.

Ma la situazione e' allarmante, per la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (CONSAP) maggiore sindacato autonomo della Polizia a Roma e provincia, che effettuera' domani un volantinaggio davanti a Questura di Roma e Ministero dell'Interno con lo slogan "Romani rinunciate alla vacanza!" (per tutelare i beni a casa, ndr). Un allarme che - sottolineano gli interessato - "va in controtendenza all'ottimismo del prefetto di Roma che parla di migliaia di poliziotti in più sulle strade, che al sindacato risultano già riassorbiti in altri uffici che non hanno competenze di controllo del territorio".

Dai primi di agosto - segnala il sindacato di polizia - sono tornati in libertà a Roma e provincia circa 2000 detenuti, "compresi pericolosi terroristi internazionali". Compiti aggiuntivi di controllo, per le Forze dell'Ordine che verranno svolti in regime di riduzione del personale, (turn over del 30% per le ferie), con un parco automezzi poco più che fatiscente, (l'auto più nuova dell'intero parco della polizia romana - rivela la Consap - è una Fiat marea immatricolata nel 2001 ed ha già percorso quasi 100 mila chilometri).

"Potremmo dire che questo indulto non ci voleva - spiega il Segretario Regionale della Consap del Lazio Palmerino Paniccia - ma in realtà il problema è più complesso e le prospettive meno ottimistiche di quanto auspicano le autorità provinciali della sicurezza. Da qui questa protesta dove il provvedimento d'indulto rappresenta solo la critica all'ultimo pezzo di un mosaico che sta annientando la sicurezza a Roma e provincia".

Speciale diritti umani

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Osservatorio contro indulto ai furbetti del quartierino