NEW del 26 luglio 2006

 
     

Osservatorio contro indulto ai furbetti del quartierino
di Rita Guma

L'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti e' nettamente contrario all'indulto per i reati finanziari (falso in bilancio, frode fiscale, aggiotaggio, insider trading, bancarotta) e contro la pubblica amministrazione (corruzione e concussione), che hanno la caratteristica di essere commessi da persone non in stato di bisogno - con sicura premeditazione - ed a danno di migliaia e migliaia di cittadini e piccoli risparmiatori.

L'Osservatorio e' favorevole in via generale ad un provvedimento di indulto per i reati non gravi al fine di riequilibrare la situazione venutasi a creare con l'aumento della legislazione punitiva dei piccoli criminali e tenue invece con i criminali di grosso calibro. A tale indulto andrebbe accompagnata una modifica legislativa che riproporzioni le pene, una velocizzazione dei processi per arginare la situazione di chi si trova in attesa di sentenza definitiva e una modifica del sistema carcerario, che sono pero' provvedimenti paralleli e preventivi di una prossima emergenza, e non condizionanti dell'attuale indulto.

Tuttavia, cosi' come ci siamo schierati contro la legge sul falso in bilancio, quella sul patteggiamento allargato e quella sul rientro dei capitali dall'estero del governo Berlusconi, altrettanto ci schieriamo contro il pastrocchio vergognoso che questo governo ha promosso e che con ogni probabilita' sara' approvato in parlamento. Ricordiamo peraltro che proprio la legge sul falso in bilancio approvata durante la precedente legislatura aveva ridotto la pena massima per il reato, inducendo cosi' non solo un'automatica riduzione dei tempi di prescrizione, ma anche una riduzione delle pene erogate e quindi un piu' facile accesso oggi all'indulto da parte di chi una volta avrebbe trascorso in carcere un tempo congruo per pagare il suo debito con la societa'.

A parte la posizione dei penalisti, che avevano a suo tempo parlato di giustizia debole con i forti e forte con i deboli ma sembrano non rilevare quanto appena espresso, duole - a margine - notare come anche alcuni movimenti che durante le manifestazioni girotondine si sono pronunciati contro la corruzione nella societa' e nei partiti siano ora favorevoli al provvedimento solo perche' portato avanti dai partiti di riferimento che siedono al governo.

La nostra associazione - con l'indipendenza dalla politica che la contraddistingue e la volonta' di difendere sempre solo i diritti del cittadino - non puo' invece che denunciare quanto si vuole far passare, sia come principio che come conseguenza pratica.

Speciale etica e politica

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