NEW del 01 maggio 2006

 
     

Moratti contestata : la replica ai commenti
di Rita Guma

Letizia Moratti e' stata contestata nuovamente, questa volta alla manifestazione del primo maggio.

L'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti e' da sempre contrario alle violenze ed all'intolleranza, ed infatti le ha sempre condannate, da qualunque parte politica provenienti. E' impegnato tuttavia anche contro le mistificazioni dell'informazione e contro l'incoerenza dei politici (a prescindere dal colore, come dimostrano i nostri speciali, le sentenze e gli altri approfondimenti).

Ci sembra che in primo luogo vada ricordata per tutte la chiassosa contestazione di cui i parlamentari leghisti Mario Borghezio, Matteo Salvini e Francesco Speroni fecero oggetto il presidente Ciampi mentre questi interveniva alla seduta solenne del parlamento europeo. Il presidente Borrell senti' l'esigenza di scusarsi per l'accaduto, mentre Ciampi minimizzo' dicendo che nei contesti democratici le contestazioni sono normali.

Dimenticando forse quell'episodio, Roberto Calderoli ha dichiarato oggi che «I 'fascisti rossi' hanno dato una prova della loro intolleranza, del loro razzismo e della loro vigliaccheria». Di razzismo l'ex ministro se ne intende, avendo varie volte espresso commenti discriminatori nei confronti di persone di altre etnie e facendo parte di una forza politica che e' scesa in piazza - pur essendo al governo - per attaccare energicamente gay, magistrati etc.

Secondo Calderoli, «La mancata condanna di questo gravissimo episodio da parte dei vertici politici e dei candidati sindaci della sinistra, che sono persino arrivati a parlare di una provocazione da parte di Letizia Moratti - come se potesse essere considerata una provocazione mostrare il proprio viso e prendere parte a una manifestazione che dovrebbe onorare il lavoro di tutti - testimonia purtroppo il rischio di un regime che nega i fondamentali diritti umani costituzionali». Ma - a parte il riferimento al pericolo di regime, di cui diremo poi - la condanna e l'invito a non discriminare sono giunti fra gli altri da Romano Prodi, Clemente Mastella e dal segretario generale della Uil Luigi Angeletti.

Sandro Bondi, deputato di Forza Italia, ha commentato gli episodi di oggi a Milano e Torino affermando: «Quando chi governa impedisce agli avversari politici di prendere parte ad una celebrazione nazionale come quella del 1° maggio, vuol dire che siamo ad un passo da un vero e proprio regime che cerca di imporre le proprie regole arbitrarie e intimidatorie al resto della società».

Sullo spauracchio del regime, che Bondi e altri della CdL agitano da qualche giorno ad ogni pie' sospinto, va sottolineato che e' stata la CdL a volere una modifica costituzionale che assegna al premier una quantita' enorme di poteri, con grande rischio per la democrazia. L'Unione invece - anche oggi che potrebbe avvalersi di questi poteri - si e' espressa piu' volte contro tale riforma e si e' adoperata perche' non venga confermata al referendum...

Peraltro il cappello su tutte le cariche non lo ha messo anche la CdL? Ad esempio rifiutandosi di confermare l'universalmente stimato Mario Monti nella Commissione europea per mandarci un proprio ministro (Franco Frattini) che - va sottolineato - restera' ancora li' per i prossimi quattro anni, in un ruolo chiave come quello alle Liberta' civili e sicurezza, il che dovrebbe gia' essere una garanzia per l'elettorato della CdL.

Quanto al resto dell'affermazione di Bondi, non e' chi governa ad aver posto un freno alla Moratti, e nemmeno i sindacati che l'hanno invitata, ma dei contestatori, quindi cittadini. Chi ha criticato soltanto o ha fischiato ha espresso una critica politica consentita dalla Costituzione, chi ha spintonato o insultato va condannato, ma rappresenta solo se' stesso. Lo stesso vale nei confronti di Rocco Buttiglione, il quale peraltro ha dimostrato la sua intolleranza per alcuni cittadini - gay e ragazze madri - a suo tempo, in occasione dell'audizione per la Commissione europea.

Ricordare quest'ultimo episodio risponde gia' in parte a Maurizio Gasparri, il quale ha detto oggi che «Le contestazioni ai ministri Moratti e Buttiglione in occasione delle manifestazioni del 1 maggio dimostrano come la sinistra sia fortemente caratterizzata da comportamenti intrisi di intolleranza. I nuovi vertici di Camera e Senato non possono limitarsi a una solidarietà di circostanza a Moratti e Buttiglione, ma devono assumere iniziative, insieme a tutti i leader del loro schieramento, affinchè le enormi schiere di intolleranti vengano emarginate dalla sinistra».

Ricordiamo che Berlusconi e i suoi di critica molto aggressiva ne hanno fatta tanta - mentre erano al potere e protetti dall'immunita' parlamentare - almeno permettano ai cittadini di farla anche loro. Non e' poi chiaro con quale autorevolezza dia lezioni su questi temi un esponente di un governo che in cinque anni non ha mai condannato le manifestazioni filofasciste di talune forze estremiste ne' tantopiu' ha preso iniziative attive per fermarle.

Eccetto un lodevole caso di espulsione di suoi esponenti da un gruppo locale di AN in occasione del gravissimo attacco intollerate e discriminatorio al candidato Vladimir Luxuria, l'unica iniziativa presa in varie occasioni (anche ora a Milano dalla Moratti) e' stata invece di allearsi con queste forze a fini politico-elettorali.

Inoltre, come ha sottolineato Onorio Rosati, segretario generale della Cgil milanese, che aveva rivolto l'invito a Moratti a partecipare al corteo in veste di candidata sindaco «molte di queste contestazioni provengono dall'ambiente della scuola, visto che lei non si è dimessa da ministro dell'Istruzione... è una incongruenza sua e non ne dobbiamo rispondere noi». Infine, non risulta che la Moratti abbia mai partecipato negli ultimi 5 anni alla manifestazione del 25 aprile o a quella del primo maggio, quindi come non parlare di strumentalizzazione e provocazione?

I politici in quanto tali si espongono sempre a critiche personali e politiche. Se sono incoerenti si espongono ancor di piu', e la Moratti di incoerenze ne ha mostrate piu' d'una. Non e' la prima volta peraltro che come ministro dell'Istruzione e' stata contestata, ma e' sempre andata avanti impassibile - quando aveva il potere di fare e disfare leggi - senza tener minimamente conto delle critiche. Perche' oggi dovrebbe esservi invece da parte sua tanta sensibilita'?

Domande su brogli e irregolarita' elezioni

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