NEW del 29 aprile 2006

 
     

Ma e' vera questa notizia sul padre della Moratti ?
da Gustavo D., USA

A proposito dell'intervento di Francesca Russo, ho trovato su Paolo Brichetto questa informazione:

"Letizia Brichetto, sposata con Gian Marco Moratti, è figlia di Mimina e Paolo Brichetto, uno dei fondatori assieme a Edgardo Sogno dei Comitati di resistenza democratica, nati nel 1971 con lo scopo di "impedire con ogni mezzo che il Pci andasse al potere, anche attraverso libere elezioni". I Comitati si assumevano l’impegno di "compiere personalmente e singolarmente l’esecuzione degli esponenti politici di partiti democratici, responsabili di collaborazionismo con i nemici della democrazia e di tradimento verso le libere istituzioni" (dal libro Testamento di un anticomunista, intervista ad Edgardo Sogno di Aldo Cazzullo)".

Sarebbe interessante sapere quanto c'è di vero. Non ho trovato nessun'altra fonte per questa notizia.

Risponde Rita Guma

Ci risulta che nel dicembre 1990 Sogno abbia rilasciato un'intervista a Panorama nella quale ha rivelato che i suoi comitati di resistenza democratica avevano preso "...l'impegno di sparare contro coloro che avessero fatto il governo con i comunisti...".

Paolo Brichetto entro' a far parte dell'Organizzazione Franchi della resistenza fondata da Sogno (che aveva combattuto in Spagna sul fronte nazionalista e franchista) dopo l'8 settembre. Brichetto fu poi arrestato dalla Gestapo e internato a Dachau. Anche Sogno fu arrestato. Sogno sara' medaglia d'oro per la resistenza, Brichetto d'argento.

La brigata era in contatto con le forze britanniche, da cui riceveva aiuti di ogni genere e i messaggi di Radio Londra. Con gli angloamericani Sogno restera' in contatto e ne sara' finanziato anche in seguito, secondo il volume "Il partito del golpe", di Gianni Flamini, ed. Italo Bovolenta, 1982 (vedi NOTA in calce).

Sogno era monarchico ed anticomunista. Fondò nel 1971 i Comitati di Resistenza Democratica. Secondo il Manifesto del 9 dicembre 1990, Sogno rivelo' anni dopo i nomi dei suoi "magnifici 20" che «finanziati da Fiat, Confindustria, ministero della difesa e degli esteri avevano assunto l’impegno di sparare contro i traditori pronti a fare il governo con i comunisti». Fra i componenti dei "Comitati di resistenza democratica", il cui obiettivo era «di impedire con ogni mezzo che il Pci andasse al potere, anche attraverso libere elezioni», Sogno cito' "Paolo Bricchetto".

Sogno mori' a Torino il 5 agosto del 2000. Paolo Brichetto e' alla commemorazione di Sogno, qualche anno dopo: i giornali parlano di "due compagni della Organizzazione Franchi, di cui Sogno era comandante: il generale Aldo Li Gobbi e Anniboldi Brichetto, padre di Letizia Moratti".

NOTA Sogno si impegno' nel 1953 ad organizzare la sezione italiana del movimento anticomunista transnazionale Paix et Liberté. Nel 1974, a Torino, il giudice istruttore Luciano Violante apri' un'inchiesta per un complotto facente capo a Edgardo Sogno, ed altri fra cui il braccio destro di Junio Valerio Borghese. Due anni dopo Violante accuso' Sogno di aver preparato, usando il movimento anticomunista "Pace e libertà", il progetto di un "golpe bianco" che sarebbe dovuto scattare proprio nell'agosto del 1974, in caso di vittoria delle sinistre, con lo scopo di costruire una repubblica presidenziale.
Intervenne il capo dei servizi segreti, il generale Vito Miceli, chiedendo al governo di mantenere il segreto di Stato sui documenti del SID su Sogno richiesti dal giudice. L'inchiesta fu trasferita a Roma. Il 24 Maggio 1976 la magistratura romana confermo' le accuse del giudice Violante. In seguito pero' il p.m. chiedeva il proscioglimento di Sogno per insufficienza di prove e di altri imputati per non aver commesso il fatto. Il 12 Settembre 1978 il giudice istruttore Francesco Amato firmo' una sentenza di proscioglimento per tutti gli imputati "...perché il fatto non sussiste...". Amato si lamento' degli omissis che segnarono l'inchiesta, ma in seguito si Aldo Moro che Francesco Cossiga affermarono che gli omissis riguardavano l'attivita' spionistica di Sogno nell'europa dell'est.
Secondo il dossier dei Ds nella Commissione Stragi: "I punti programmatici del suo "golpe bianco" costituirono i momenti fondanti del piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli".

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