NEW del 09 febbraio 2006

 
     

Caricature Maometto e violenze islamiche discusse alla Camera
di osservatoriosullalegalita.org

Punto, ieri alla Camera, sui recenti episodi di violenza nel mondo arabo musulmano. Gli aspetti affrontati sono stati due: quello della liberta' di stampa e quello della violenza nei confronti dei cattolici, dopo l'omicidio del sacerdote italiano Andrea Santoro in Turchia.

Secondo il deputato Giacomo Stucchi, "la libertà di stampa, la libertà di opinione e di espressione sono conquiste storiche ottenute con lotte durissime e dolorose; sono la base della democrazia. Non si può condividere il contenuto di una logica portata avanti dal mondo islamico che, invece, mira alla censura anche in paesi diversi rispetto a quelli in cui il mondo islamico è presente in misura preponderante". "nel nostro paese, quando qualcuno ha messo alla berlina Dio, piuttosto che il Papa, o altri simboli della nostra religione cristiano-cattolica, mai nessuno è andato ad assaltare le redazioni dei periodici che hanno pubblicato tali vignette.... nessuno, con azioni di questo tipo, può pretendere di impedire che in altre realtà, soprattutto in quelle occidentali, vi sia la libertà di pensiero, di parola e di espressione". Il parlamentare ha chiesto al governo se intende "condannare ufficialmente questi gravi episodi, formalizzando tale condanna nei confronti dei paesi in cui essi si sono verificati".

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, ha risposto che "l'Unione europea il 6 febbraio ha effettuato un passo presso il viceministro degli affari esteri siriano e analogo passo è stato compiuto a Beirut al fine di rappresentare la costernazione e la preoccupazione per quanto accaduto ad alcune rappresentanze diplomatiche" a seguito della pubblicazione delle vignette, "chiedendo che in futuro siano aumentate e coordinate meglio le misure di sicurezza a protezione delle rappresentanze diplomatiche accreditate, nel pieno rispetto della Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche". Sul Libano Giovanardi ha precisato che "Il fatto che delle 192 persone arrestate ben 77 siano siriani e 35 palestinesi porta a non escludere che quanto accaduto a Beirut sia stato orchestrato grazie a una complicità di elementi filosiriani, tuttora verosimilmente presenti nelle forze dell'ordine e di sicurezza libanesi".

Il ministro ha ricordato che l'Italia e' impegnata, anche a livello multilaterale nel rafforzamento del dialogo con i paesi di religione musulmana, collaborando attivamente all'attuazione delle iniziative promosse dall'attuale Presidenza austriaca nell'ambito della strategia e del piano di azione per la lotta alla radicalizzazione ed al reclutamento del terrorismo, adottate dal Consiglio europeo nel dicembre 2005, nonche' all'iniziativa sorta nell'ambito del G8 durante la Presidenza degli Stati Uniti nel 2004, che include, fra l'altro, l'assistenza tecnica a favore dei paesi musulmani che hanno avviato riforme volte a promuovere il dialogo fra le culture e le civilta'. Secondo Giovnrdi, "l'elemento religioso (ciò vale per il cattolicesimo, per i musulmani, per gli ebrei, eccetera) per una sorta di autocontrollo, che non c'entra con la libertà di stampa, dovrebbe essere esentato da forme di messa alla berlina o grottesche od offensive, come, purtroppo, accade troppe volte anche in Italia per la religione cattolica". Il ministro ha detto di ritenere "che l'appello a non innescare conflitti religiosi sia saggio e vada seguito".

L'on. Volonte' ha inece chiesto al governo quali siano le iniziative che intende adottare per "contrastare l'intolleranza e la violenza nei confronti dei cattolici e per promuovere il rispetto della libertà religiosa". Luca Volonte' ha ricordato che "sono ventisette i religiosi cattolici italiani morti nel solo 2005 e continuano gli atti di intolleranza e nei confronti dei cattolici e dei cristiani praticanti in molte regioni dell'Asia, quotidianamente".

Giovanardi ha risposto che "la vicenda del barbaro assassinio di padre Santoro ripropone in maniera drammatica il delicato tema della condizione delle comunità cristiane nei paesi di religione islamica", ma ha sottolineato che "le più alte autorità turche non solo hanno subito condannato con fermezza l'accaduto, ma hanno dimostrato, anche con le indagini, di arrivare a risultati positivi, con l'arresto di un giovane che ha ammesso di essersi macchiato dell'omicidio di padre Santoro", mentre due giorni fa il premier italiano e quello turco "hanno concordato sulla necessità di non lasciare spazio alle provocazioni e di favorire, invece, il dialogo tra le religioni e civiltà dei diversi popoli".

Giovanardi ha ricordato che in occasione dei lavori della sessantunesima sessione per i diritti umani dell'ONU, e' stata approvata una risoluzione dal titolo «Eliminazione di ogni forma di intolleranza religiosa», copresentata dall'Italia. La risoluzione condanna tutte le forme di intolleranza religiosa e raccomanda agli Stati di adottare una legislazione che assicuri efficacia e garanzia per la libertà di pensiero e di credo religioso, senza distinzione ed eccezioni, prevedendo, fra l'altro, specifici rimedi nel caso in cui il diritto a praticare liberamente un credo religioso - incluso il diritto individuale a cambiare la propria religione - sia violato. La risoluzione esorta gli Stati ad intraprendere ogni azione necessaria a contrastare gli atti di violenza, di intimidazione e di coercizione motivati dall'intolleranza religiosa, a garantire il diritto di associazione, di assemblea e di culto.

Il ministro ha sottolineato che andrebbe "valutata con cautela, in tutte le sue possibili implicazioni, l'ipotesi di ricorrere a sanzioni economiche o all'annullamento di finanziamenti o contributi concessi sulla base di accordi bilaterali. Sembra, infatti, necessario prima verificare se misure di questo tipo possano realmente costituire uno strumento efficace per favorire la tolleranza nei confronti delle minoranze religiose o se, al contrario, colpendo gli strati più poveri della popolazione civile, rischino di suscitare ritorsioni, acuendo un clima di intolleranza popolare ostile alla possibilità di dialogo".

Dell'importanza del dialogo avevano parlato anche in piu' occasioni il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ed il ministro dell'interno Giuseppe Pisanu. In un'intervista del 7 febbraio a Radio Vaticana il ministro aveva detto che a suo giudizio la protesta per le vignette e' stata "montata a freddo a fini essenzialmente politici... l’estremismo islamista è un movimento essenzialmente politico che strumentalizza cinicamente i valori religiosi", ma aveva parlato di "componenti moderate della presenza islamica italiana", mentre le cellule terroristiche "svolgono fino ad ora compiti più marcatamente di sostegno logistico a gruppi che sono operativi altrove. Sono infatti dedite soprattutto alla raccolta di fondi, alla falsificazione di documenti, al reclutamento di mujiaiddin da mandare nelle zone di conflitto etnico-religioso".

Secondo Pisanu va considerato che "la presenza islamica in Europa è molto più forte della presenza cristiana nel mondo islamico e quindi molto diverso è il peso delle due comunità religiose nelle singole realtà nazionali... l’Europa, e ciò le fa onore, è rimasta fedele alla sua tradizione democratica e liberale, ma... l’azione dei governi è stata spesso troppo debole nel far valere la reciprocità e nel tutelare l’identità culturale e religiosa dell’Europa... l’affermazione della propria identità è premessa indispensabile al dialogo e la base stessa della tolleranza, altrimenti se non c’è questo c’è purtroppo resa morale e sconfitta storica".

Dossier caricature di Maometto

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