Internet
e libera informazione : FNSI scrive a Tunisi
di red
Tunisi non reprima la liberta' di stampa e la liberta' di espressione in internet. E' questo il messaggio contenuto in una lettera inviata dal segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, all’Ambasciatore di Tunisia in Italia in occasione dell'apertura del Summit mondiale della comunicazione.
"Chiediamo che il Governo tunisino garantisca che a tutti i giornalisti presenti nella capitale del Suo Paese sia consentito circolare liberamente, raccogliere informazioni, parlare con esponenti del dissenso e della società civile", ha scritto Serventi Longhi.
La Fnsi ha chiesto anche la liberazione di "tutti i giornalisti tunisini e i cittadini che fanno informazione con ogni media che al Sindacato dei Giornalisti Italiani risultano ancora in carcere" e che "a tutti i media tunisini sia garantita la libertà dell’informazione e delle idee, sia sui temi oggetto del WSIS, sia sulla politica in Tunisia, sia sulla comunicazione in generale".
Il segretario nazionale di FNSI ha commentato che "sarebbe davvero paradossale che nel momento in cui si apre il WSIS a Tunisi le autorità attuino misure repressive, anche nel web, della libertà d’informazione".
La lettera fa seguito anche alle reazioni negative del governo di Tunisi ad un incontro tenutosi qualche giorno fa presso la sede nazionale dell'organizzazione dei giornalisti italiani in vista del summit. In tale occasione erano stati invitati un avvocato tunisino per i diritti umani ed un giornalista tunisino di denuncia sulla repressione della liberta' di stampa nel Paese nordafricano.
Serventi Longhi ha ricordato nella sua lettera che il sindacato italiano dei giornalisti "si muove nell’ambito del più vasto movimento del giornalismo internazionale" ed ha ricordato le ferme posizioni espresse dalle organizzazioni sovranazionali per la difesa della liberta' di stampa, del diritto di cronaca e dei diritti civili.
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