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NEW del 14 novembre
2005
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Uzbekistan
: condannati 15 uomini per i disordini di Andjan Si e' concluso questa mattina in un tribunale uzbeko a Tachkent il processo a 15 uomini accusati nell'ambito della sollevazione popolare repressa nel sangue ad Andijan. Il procuratore aveva richiesto a fine ottobre pene fra i 15 e i 20 anni di prigione per le accuse di terrorismo, omicidio, presa di ostaggi e attentato all'ordine costituzionale. Secondo le agenzie di stampa russe, il presidente del tribunale, Bakhtior Jamolov, che ha letto la sentenza, ha riconosciuto gli accusati colpevoli di aver tentato di "rovesciare il sistema costituzionale uzbeko per mettere in campo uno Stato islamico" e di aver commesso in questo contesto "gravi crimini". I 15 accusati - 12 Uzbeki e 3 Kirkizi - si sono dichiarati tutti colpevoli ed hanno chiesto perdono al presidente Islam Karimov il primo giorno del procedimento. Ma diversi osservatori del processo parlano di "farsa". Jamolov ha anche accusato "forze straniere", in particolare ONG e media occidetali di essersi serviti dei diriti dell'uomo "come copertura" per diffamare l'Uzbekistan e rovesciare il regime. Le associazioni per i diritti umani e i giornalisti stranieri avevano denunciato oltre 600 morti caduti sotto i colpi di esercito e polizia, ma il governo ha sempre dato la cifra ufficiale di 187, dichiarando che peraltro non si trattava di civili innocenti ma per lo piu' di terroristi organizzati. L'UE e l'ONU avevano chiesto un'inchiesta indipendente sui disordini, generati in realta' dal tentativo di liberare 23 uomini d'affari islamici detenuti, ma il governo uzbeko ha sempre rifiutato. ___________ NB:
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