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NEW del 09 novembre
2005
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Corte
Europea : regole severe per gli avvocati scorretti Gli avvocati che si comportino scorrettamente nell'aula del tribunale possono essere allontanati o deferiti alle autorita' competenti. Lo ha stabilito una norma integrata nel nuovo regolamento della Corte di Giustizia europea e pubblicata sulla gazzetta UE del 29 ottobre scorso. All'articolo
35, paragrafo 1 si legge: "Se la Corte ritiene che il comportamento
di un consulente o di un avvocato dinanzi alla Corte o ad un magistrato
sia incompatibile col decoro della Corte o con le esigenze di una buona
amministrazione della giustizia, o che tale consulente o avvocato usi
dei diritti inerenti alle sue funzioni per scopi diversi da quelli per
i quali essi gli sono riconosciuti, essa ne informa l'interessato. Questo nella Corte UE. In Italia sono previste norme deontologiche in materia per gli avvocati. Il Codice deontologico degli avvocati ricorda il rispetto per i magistrati e l'obbligo di evitare dichiarazioni o comportamenti che possano recare danno all'immagine della categoria forense. Inoltre tre sentenze della Cassazione stabiliscono che gli avvocati sono tenuti, nell'esercizio della loro professione, ed anche al di fuori di essa, a mantenere il decoro consono alla categoria professionale, sia nei comportamenti che nelle dichiarazioni, evitando di usare i casi seguiti per farsi pubblicita' e non parlando in modo offensivo di magistrati e colleghi, ma vi sono diversi esempi, anche eclatanti, in cui noti avvocati hanno insultato i magistrati o si sono comportati in modo sconveniente per la loro stessa categoria, senza conseguenze. ___________ NB:
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