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NEW del 03 ottobre
2005
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Iraq
: presidente Talabani chiede dimissioni primo ministro Jaafari Il presidente dell'Iraq, il curdo Jalal Talabani, ha invitato ieri il primo ministro sciita del Paese a dimettersi. Lo ha reso noto il portavoce del partito del presidente ieri, a seguito di una crescente spaccatura politica fra le due fazioni che compongono il governo. Il presidente Talabani ha accusato l'Alleanza irachena unita sciita, che detiene la maggioranza dei seggi in Parlamento, di monopolizzazione del potere e del rifiuto di muoversi su un punto chiave per i Curdi, la questione della citta' settentrionale Kirkuk. Il portavoce dell'unione patriottica del Kurdistan, Azad Jundiyani, ha detto che il passo indietro di Al Jaafari favorirebbe il processo politico. Jundiyani non ha detto se i Curdi pensano di ritirarsi dal governo in caso la loro richiesta non fosse accolta, ma Talabani ha fatto minacce indirette di ritirarsi dalla coalizione se le esigenze curde non troveranno risposta. Jawad Al-Maliki, un deputato sciita leader del partito Dawa di Al-Jaafari, ha commentato che la richiesta di dimissioni e' senza senso, visto che si tratta di un governo provvisorio, ed ha aggiunto che "non e' positiva per l'Iraq, in particolare adesso che il Paese sta per affrontare il referendum". Sabato Jaafari aveva negato di star accentrando il potere. Questa crisi mette in pericolo l'intero progetto cui le due forze hanno fino ad oggi dato sostegno, e si verifica a meno di due settimane dal voto del referendum per la ratifica della Costituzione, che e' stata approvata con l'accordo di entrambi, ma senza l'approvazione dei Sunniti. Questi ultimi continuano a lamentare che la Costituzione non da' risalto all'unita' dell'Iraq ed al suo carattere arabo e gli Stati Uniti stanno mediando fra i due gruppi. L'ambasciatore USA Zalmay Khalilzad ha incontrato mercoledi' scorso sia il presidente iracheno Jalal Talabani e il presidente curdo Massoud Barzani sia alcuni leader sciiti, cercando di ottenere tre cambiamenti. Si tratta della conferma dell'uso dell'arabo insiema al curdo nella regione del Kurdistan, l'aggiunta di una clausola che dichiara che "l'Iraq e' un'unica nazione e la Costituzione ne garantisce l'indivisibilita'" e la richiesta che il referendum sia evitato, demandando al parlamento la ratifica della Costituzione con una maggioranza dei due terzi. Tuttavia sia i Curdi che gli Sciiti hanno rifiutato la terza proposta, pur lasciando aperta la strada alle altre due. I Sunniti avevano intanto lamentato che le case di Baghdad di due membri dell'assemblea irachena sono state perquisite la settimana scorsa dall'esercito USA. Uno dei due deputati, Adnan Al-Dulaimi, consigliere di Talabani per gli affari religiosi, ha sottolineato di appoggiare il governo ad interim dell'Iraq e di aver chiesto la riconciliazione e la rinuncia al settarismo, ma di essere stato trattato come un rivoltoso. ___________ NB:
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Iraq: carneficina infinita, manca tutto, anche l'umanita'
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