NEW del 16 settembre 2005

 
     

Contro povertà e guerre di religione la Clinton Global Initiative
di Mauro Giannini

L'ex presidente Usa Bill Clinton ha aperto oggi a New York i lavori della Clinton Global Initiative davanti a circa 1000 persone.

Scopo di Clinton e' mettere insieme Istituzioni e cittadini impegnati per un programma decennale che individui ed implementi soluzioni realistiche per affrontare diversi fra i mali pu' urgenti del mondo. Fra questi le guerre di religione.

L'ex presidente USA ha descritto questa occasione come "un'opportunita' senza precedenti per migliorare le vite di milioni di persone intorno al mondo". Si parlera' fra l'altro della poverta' e dei conflitti in Africa e della tolleranza etnica e religiosa.

Partecipano all'incontro accademici, presidenti di prestigiose istituzioni internazionali e rappresentanti di organizzazioni non governative. Fra gli altri politici, gli italiani Romano Prodi e Massimo D'Alema.

Nonostante la contemporaneita' con il summit dell'ONU - per cui l'incontro di Clinton e' stato definito 'controvertice' - ma forse proprio grazie a tale contemporaneita', sono attesi anche leader come il presidente dell'Unione Africana Olusegun Obasanjo, il segretario generale dell'ONU Kofi Annan, il primo ministro britannico Tony Blair e il segretario di Stato USA Condoleezza Rice.

C'e' qualche dubbio sulla volonta' di presenzialismo degli ospiti o sull'ipotesi che l'iniziativa sia collegata alla possibile candidatura alla presidenza degli Stati Uniti della moglie - senatrice Hillary - , ma Clinton - che da tempo gira il mondo portando avanti alcuni programmi umanitari - ha sottolineato che "questa non e' una passerella. Siamo tutti qui per prendere degli impegni, e per prenderli per iscritto".

Qualche dubbio c'e' anche sui facoltosi sostenitori che hanno gia' dato il loro appoggio, come talune industrie multinazionali molto criticate dai sostenitori dell'economia equa e solidale.

Speciale pace

Speciale immigrazione e razzismo

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