NEW del 29 agosto 2005

 
     

Israele sospenderà colloqui pace se continuano attentati palestinesi
di red

Israele ha minacciato oggi di sospendere i colloqui e il processo di pace dopo l'attentato di Beersheva - rivendicato ieri dalle Brigate dei Martiri di Al Aqsa e dalle Brigate Al Quds, formazione armata della Jihad.

L'azione sarebbe una vendetta per l'uccisione - da parte dell'esercito israeliano - di 5 palestinesi, alcuni dei quali della Jihad islamica, ma rischia di aggravare la situazione politica interna di Israele e rendere piu' precaria la situazione del premier Ariel Sharon, abbandonato da parte del suo partito, il Likud, e non certo gradito agli 8.000 coloni evacuati da Gaza ed ai loro sodali.

L'attentato di Beersheva ha causato la morte del terrorista e il ferimento di una quarantina di persone. Una settimana dopo l'evacuazione delle colonie di Gaza, Tel Aviv ha quindi dichiarato di non voler discutere l'applicazione della "road map", in caso di prosecuzione di attentati palestinesi.

Tale messaggio e' stato trasmesso all'alto rappresentante per la politica estera europea Javier Solana che si e' incontrato oggi con il ministro israeliano della difesa Shaul Mofaz prima di recarsi a Gaza per incontrare il presidente dell'ANP Abu Mazen ed il primo ministro Ahmad Qorei.

Solana, che ha incontrato anche Ariel Sharon, Shimon Peres e Sylvan Shalom e' il primo diplomatico estero a visitare la regione dopo il ritiro israeliano terminato il 22 agosto e rappresenta uno degli intermediari della trattativa fra Israele e i Palestinesi, dato che la rod map e' stata voluta da ONU, USA, UE e Stati Uniti.

Speciale pace e diritti umani

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