NEW del 22 aprile 2005

 
     

George W. Bush fa pressioni sul senato per voto su Bolton
di red

Il presidente USA George W. Bush ha fatto pressioni sul Senato perche' confermi John Bolton ambasciatore degli Stati Uniti presso l'ONU ed ha criticato i deputati che hanno fatto rimandare il voto.

Due giorni dopo che il Comitato per le relazioni estere del Senato - a guida repubblicana - ha improvvisamente posposto la data per il voto sul contestato personaggio, il capogruppo di maggioranza Bill Frist ha detto di sostenere con forza la candidatura di Bolton ma ha ammesso di non poter parlare per tutti i leader del partito.

Infatti e' stato proprio il venir meno del sostegno di alcuni repubblicani in commissione a generare il rimando del voto, gia' chiesto dai Democratici, in attesa di ulteriori approfondimenti sui commenti feroci fatti dal designato sull'ONU e su suoi Paesi membri, e sul trattamento che egli riservava ai sottoposti dissenzienti dalle sue idee politiche.

La Casa Bianca sta facendo pressioni sui tre senatori dissenzienti affinche' cambino il loro orientamento. Bush ha detto che "La carriera rilevante ed il servizio per la nazione" di Bolton "dimostrano che egli e' la persona giusta nel momento giusto per questo importante incarico".

Il presidente apprezza evidentemente l'appoggio dato da Bolton alla guerra all'Iraq, al punto da ritenere inutile l'avallo dell'ONU, o il suo impegno come sottosegretario di Stato con delega agli armamenti. Gia' altri membri dell'amministrazione Bush, come Condoleezza Rice, si erano espressi a favore di Bolton.

Sulla vicenda e' intervenuto anche John Kerry, il quale ha fatto rilevare come il fatto che Bolton sia o meno scevro dalle accuse che gli vengono mosse, e' un problema serio, non e' politica".

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Rimandato voto su Bolton