NOTIZIARIO del 09 marzo 2005

 
     

RAI Mediaset : garante comunicazioni commina maximulta
di red

L'Authority delle Comunicazioni ha comminato una sanzione di 20 milioni di euro alla RAI e di 45 a Mediaset per aver superato il limite del 30% previsto dalla legge Maccanico sulla raccolta pubblicitaria nel 2003.

L'Autorita' per le Comunicazioni sottolinea che le due societa' non hanno rispettato il richiamo formale gia' fatto nel giugno 2003. Dei 45 milioni comminati a Mediaset, 5 dovranno essere pagati per Publitalia e 40 per Rti.

Le societa' hanno gia' annunciato ricorso al TAR. Mediaset, in particolare, ha detto di ritenere "inaudita e priva di alcun fondamento giuridico" la decisione dell'Autorita' ed e' convinta che il TAR sancira' che "nessuna multa dovra' mai essere pagata".

Mediaset aggiunge in una nota che "l'Autorita' non ha sancito né contestato a Mediaset alcuna posizione illegittima ne' tantomeno ha mai imposto precisi comportamenti di ottemperanza". La societa' aggiunge che "il superamento del limite del 30% è avvenuto, in linea con la Legge Meccanico, solo e soltanto per sviluppo spontaneo dell'azienda e non per acquisizioni".

La legge Maccanico vieta concentrazioni o fusioni di societa' che determinino il superamento del 30% della raccolta pubblicitaria ed afferma che se i soggetti che esercitano l'attivita' radiotelevisiva superano i limiti "mediante lo sviluppo spontaneo dell’impresa che non determini una posizione dominante né elimini o riduca il pluralismo e la concorrenza", l'Autorita' ne informa il parlamento con atto motivato ma non procede disciplinarmente.

Il Garante ha tuttavia il 3 marzo 2005 approvato all’unanimità un provvedimento che sollevava la questione gia' da molti evidenziata, dell'anomalia esistente nel nostro Paese per cui tutta la raccolta pubblicitaria e tutti i contenuti televisivi sono concentrati in due soli poli televisivi, la RAI e Mediaset.

Il Garante stabiliva con lo stesso documento alcuni provvedimenti per la tutela del pluralismo e della concorrenza, imponendo a RAI, Mediaset ed RTI il ridimensionamento di alcuni settori e l'implementazione di meccanismi per limitare il duopolio.

E' da verificare adesso se la sequenza delle delibere possa sostenere o meno il provvedimento del garante da un punto di vista amministrativo e, dato che si tratta di un provvedimento senza precedenti, se si possa opporre ad esso qualche obiezione procedurale o regolamentare.

Speciale liberta' d'informazione con le denunce di OSCE, Parlamento UE e Consiglio d'Europa sulla situazione radiotelevisiva italiana


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