NEW del 27 agosto 2005

 
     

Condannati a morte per espianto organi
da Claudio Giusti

In Italia ci sono cose che periodicamente ritornano: il Festival di Sanremo, le statue che lacrimano sangue, la cura Di Bella e la balla degli organi rubati ai bambini e venduti su Internet.

Gli Italiani amano credere che esista un commercio internazionale d'organi espiantati dalla Mafia a bambini rapiti nei paesi del Terzo Mondo, ma non c'è speranza che qualcuno si preoccupi di controllare se in queste notizie c'è qualcosa di vero o di verosimile. Ragioniamo per assurdo e ammettiamo che esista un'organizzazione criminale dedita al rapimento di persone allo scopo di usarne gli organi:

1) Ovviamente costoro non possono rapire bambini perché i loro organi non sono adatti per gli adulti e i trapianti sui bambini sono troppo rari per creare un mercato redditizio. Togliamo quindi di mezzo la parte più grossa della balla: se esiste un traffico internazionale di organi "rubati" questo non riguarda i bambini.

2) Sappiamo che trovare un donatore compatibile per un trapianto legale è cosa non facile e mettiamoci nei panni di chi deve fare il percorso inverso: dal "donatore" al ricevente. Come faranno i nostri criminali a trovare una persona che sia compatibile con il loro rapito ma anche abbastanza ricca e disperata da accettare le loro proposte?

3) Mettiamo che ci riescano: a questo punto devono avere a propria disposizione una clinica di alto livello con personale che accetti di espiantare un organo senza fare domande. Occorrono medici, anestesisti e infermieri il cui silenzio deve essere profumatamente pagato visto che partecipano a reati gravissimi.

4) Insomma: la nostra organizzazione criminale deve essere in grado di mettere insieme una vittima adatta, una clinica, uno staff medico e un cliente disposto a sborsare una cifra enorme (centinaia di migliaia di euro).

5) Ne consegue che il nostro trapiantando, oltre che molto ricco, deve essere anche molto stupido, perché spenderebbe parecchio meno a farsi fare un legalissimo trapianto in Cina o a smazzettare un primario.

Gli italiani e i loro giornali non lo sanno, ma la realtà è banalmente atroce. Il commercio internazionale di organi esiste, non è clandestino, è gestito dal Partito Comunista Cinese e ha consentito a migliaia di persone di tutti i paesi di ricevere, con poca spesa, un organo.

La procedura è semplice, legale e sicura: le cliniche cinesi fanno le loro richieste, il Partito trova, fra le migliaia di condannati a morte, quelli adatti a "donare" e li fa fucilare nei tempi previsti dalle necessità della camera operatoria. Il costo di tutta l'operazione va dai 10 ai 50 mila dollari americani.

Anche a Taiwan usano i condannati a morte come "banca degli organi".

28 agosto 1979 - Lord Mountbatten fu assassinato dall'IRA

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