NEW del 22 maggio 2005

 
     

Dalla P2 a Mani Pulite all'Iraq : una storia di bugie
da Piero Campoli

Giulia Alliani ha scritto tra l'altro: "Lane vive in Italia da trent'anni, ma c'e' un atteggiamento degli italiani che ancora non e' riuscito a spiegarsi: perche' gli italiani tollerano un tasso di corruzione patologico? Perche' non sono rimasti turbati dalle gravi accuse pendenti sul capo del loro presidente del Consiglio e, pur essendone consapevoli, lo hanno votato?"

Sono Pietro Campoli, e chiedo, sulla base di dati e documenti, di celebrare quel processo alla classe politica che Pasolini voleva fare alla DC negli anni '70; partendo dalla censura della falsa testimonianza di Berlusconi del 27-09-1998, dalla censura del libro di Giovanni Ruggeri e Mario Guarino, "Berlusconi, inchiesta sul signor TV", ho capito come fin dal 1994 nella Repubblica delle Banane italiana venisse violato un diritto fondamentale della persona: quello tutelato dall'art. 21 della Costituzione.

Nel rispetto degli articoli 21 e 27 della Costituzione italiana, ricordo che la tessera P2 1816 si e' salvata dalla galera, a seguito di sentenza passata in giudicato fin dal 13-02-1991, grazie alla amnistia del 1989, e che la tessera P2 1816, a proposito di Tangentopoli, di amnistia del 1989, il 03-10-2002 (articolo pubblicato dal Giornale) ha affermato tra l'altro: "Ma non bisogna mai dimenticare che la corsa ai finanziamenti illegali dei partiti era stata innescata dai poderosi finanziamenti che il PCI riceveva dall'URSS, da parte della potenza, cioe', che si contrapponeva apertamente alle democrazie occidentali. La sinistra comunista e postcomunista era dunque corresponsabile a pieno titolo di quella degenerazione, ne era anzi la causa principale. Ma alla fine di Tangentopoli il Pds, erede diretto del Pci travolto da una disfatta storica, fu l'unico tra i principali partiti a rimanere in piedi. Cio' avvenne, in primo luogo, per la "provvidenziale" amnistia del 1989 voluta fortissimamente dalla sinistra, amnistia che consenti' di azzerare tutti gli effetti giudiziari del finanziamento sovietico. Quello si che fu il "colpo di spugna"!"

Nessun dirigente del PCI-PDS-DS ha replicato a queste affermazioni della tessera P2 1816. Se si cerca di dare una risposta all'inammissibile silenzio dei dirigenti del PCI-PDS-DS a queste affermazioni della tessera P2 1816, sicuramente si capisce anche perche' gli italiani tollerano un tasso di corruzione patologico.

Concludo dicendo anche che se si rilegge attentamente il libro "Il vizio della memoria", scritto da un magistrato "eroico" della Republlica delle Banane italiana, e se si rilegge una intervista rilasciata al Corriere della Sera dallo stesso magistrato nel febbraio 1998 e la stizzosa intervista-reazione dell'on. D'Alema pubblicata dall'Unita' il giorno seguente, forse e' ancora piu' facile trovare la risposta alla domanda da cui sono partito.

Norimberga per la classe politica italiana
Pietro Campoli
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