NEW 14 dicembre 2005

 
     

TAV : forse non tutto ricordano che ci sono anche i diritti...
di Rita Guma*

Mi sembra che il dibattito sulla convenienza tecnica della TAV e sull possibili infiltrazioni di soggetti 'inquinanti' abbia fatto dimenticare alcuni fondamentali punti come la militarizzazione della Val di Susa - che nulla c'entra con il presidio dei terreni, ma molto con le liberta' civili - o l'annosa censura mediatica di posizioni diverse da quelle favorevoli alla TAV.

Questi fatti dovrebbero anche far porre domande molto prima di parlare di costi, vantaggi e progresso, che senza questi prerequisiti protetti dalla Costituzione e dalla Carta dei diritti dell'uomo sono niente.

Idem dicasi del diritto alla salute, considerando alcuni FATTI:

CONFLITTI D'INTERESSI:
- i vertici dell'ARPA, responsabile del controllo ambientale e della salvaguardia dall'amianto, sono di nomina regionale, mentre i lavori di 'prospezione' li fara' chi deve fare i lavori
- l'azienda della moglie di Lunardi e alcune cooperative rosse sono interessate dai lavori

I MEDIA:
- il presidente della CIG (Commissione intergovernativa sulla Torino-Lione), Sergio Pininfarina, e' editore de la Stampa
- i No Tav protestano da almeno 10 anni, ma i media hanno riportato negli anni quasi esclusivamente la versione a favore della TAV
- prima della recente protesta non si era mai parlato sui media di amianto, sebbene sia provata la presenza nelle montagne piemontesi

I PRECEDENTI:
- il comune di Torino gestisce edifici scolastici che scoppiano di amianto a vista, ma i bambini e gli operatori vi sono lasciati dentro per anni in attesa di abbattere l'edificio, impossibile da mettere in sicurezza
- d'altra parte, pochi vertici aziendali sono stati condannati per i tanti lavoratori morti di asbestosi, a causa della prescrizione. Il mesotelioma pleurico insorge infatti dopo decine d'anni.

LE ANALISI:
- la "speciale" procedura VIA varata alla fine per il tunnel di Venaus e' la valutazione impatto ambientale che quindi non era stata fatta (in barba alle dichiarazioni odierne del governo e di Chiamparino ed a quelle del 1993 della Bressso)
- gli onerosi accorgimenti anti-amianto da mettere in campo in Valsusa (quelli usati dagli Svizzeri per il Gottardo) richiederebbero altri finanziamenti, ma dove sono?
- non e' stato previsto un tracciato alternativo, quindi in caso di intoppi - se l'opera s'ha da fare, come dicono destra e sinistra - si fara' in barba agli intoppi?

Di opinioni pro o contro se ne possono portare tante, ma - pur non essendo pregiudizialmente antiTAV - ritengo che chi difende la TAV e chi si fida a priori delle scelte dei vertici politici di destra o sinistra dovrebbe riflettere sulla forte ipoteca che questi fatti mettono non solo sui nostri diritti, ma anche sulla credibilita' degli altri argomenti a favore dell'opera tanto sbandierati, e dovrebbe porre ai propri rappresentanti richieste di chiarimenti, garanzie e trasparenza.

*presidente Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus

Interventi e articoli sul No Tav

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