NEW del 11 novembre 2005

 
     

Pisanu : immigrati , opportunità e necessità dialogo
di Elisa Mabrito

"Senza immigrati negli ultimi dieci anni l’Europa avrebbe perso due-tre punti percentuali di prodotto interno lordo e che se nei prossimi dieci anni l’Italia non avesse immigrazione perderebbe circa 4 milioni di cittadini in età tra i 20 e i 40 anni, cioè la fascia più produttiva". Lo ha detto il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu ieri.

Intervenendo ad una conferenza organizzata dall'Osservatorio del Mediterraneo, Pisanu ha parlato dell'immigrazione come "una grande opportunita'" e ha richiamato le questioni dell’ordine pubblico in Francia per "una rivolta giovanile nella quale si intrecciano motivi di emarginazione sociale, di isolamento culturale, di risentimento anche religioso, di giovani musulmani e non musulmani, figli di immigrati francesi e francesi a pieno titolo o figli da generazioni e generazioni di francesi".

Il ministro ha detto che il controllo dell'immigrazione passa attraverso "lo sviluppo autonomo nei paesi di origine, la creazione di occasioni di lavoro, specialmente nell’Africa Sub-Sahariana, nel Corno d’Africa, dal quale si è alzata in questo ultimo anno un’ondata impetuosa e tumultuosa di migranti sospinti da una fame e carestie e condizioni di vita insostenibili" e che occorre "evitare che queste correnti vengano governate da spietate organizzazioni criminali che le sfruttano dai luoghi di partenza, ai luoghi di transito, ai luoghi d’arrivo".

Secondo Pisanu non vi e' solo il problema dei clandestini, ma pure i flussi regolari, "insopprimibili perché fino a quando dureranno gli squilibri economici e demografici che caratterizzano il pianeta l’immigrazione ci sarà, bisogna governarla con intelligenza e umanità, garantendo, e così torniamo alle banlieues francesi, garantendo agli immigrati diritti e doveri da cittadini, evitando che nella emarginazione sociale, nell’isolamento culturale, spesso assecondati da politiche urbanistiche dissennate, questi immigrati diventino preda della violenza, o quanto meno della rivolta sconsiderata, e facili soggetti di una predicazione estremista".

A giudizio del ministro "l’immigrazione va guardata in tutti i suoi aspetti, va vista soprattutto come una grande opportunità e come un’opportunità deve essere governata in cooperazione sempre più stretta tra i Paesi di origine, di transito e di arrivo dei migranti. Una politica di immigrazione che si preoccupi di integrare nella nostra società immigrati senza pretendere la rinunzia alla loro identità culturale e religiosa", prevenendo vicende come quella francese, perche' "lo scontro delle civiltà, cioè il contrario dell’interazione è invece la follia del terrorismo e l’ideologia della morte".

Infatti "su quest’ultimo punto io temo che non si discuta abbastanza: le identità sono un valore decisivo di civiltà, ma non devono diventare una trappola. Guai a noi se i musulmani si rinchiudessero come in una gabbia nella loro identità e noi cristiani nella nostra. Occorre che si dialoghi non solo per riconoscere quanto di positivo c’è nelle nostre singole identità, ma per imparare a rispettare ciò che di diverso c’è nella identità di ciascuno. Questo è il fondamento del pluralismo; perciò noi in Europa, soprattutto nelle società a forte immigrazione, dobbiamo pensare ad una società dove identità diverse convivono pacificamente, amichevolmente, ma fiere della loro identità".

Pisanu ha citato "Giorgio La Pira, diceva che nel mar Mediterraneo c’è lo spazio per costruire la tenda della pace".

Sempre ieri, rispondendo ad una interpellanza su lampedusa presentata dall'on. Luciano Violante ed altri, il ministro dell'interno ha detto che "nel 2002 gli arrivi illegali sono stati quasi 24.000, nel 2003 erano scesi di oltre il 40% e nel 2004 si erano ridotti ulteriormente" ma che egli stesso aveva avvisato che i flussi migratori verso il nostro Paese sarebbero aumentati a seguito di "una concomitanza di fattori (carestie, calamità naturali, instabilità politica) che, sommandosi agli tassi alti di natalità, avrebbero ulteriormente aggravato le già penose condizioni di vita di intere popolazioni africane, specialmente quelle del Sub-Sahara e del Corno d’Africa".

Il ministro ha detto che questa previsione si e' avverata e che per di piu' "cresce continuamente il numero dei minori non accompagnati (quest’anno siamo già oltre 500, quasi tutti egiziani) e ciò fa temere un fenomeno di tratta su vasta scala". Il vertiginoso aumento degli arrivi, ha detto il ministro, "ha fatto sì che oggi il Centro svolga principalmente funzioni di soccorso e prima accoglienza, oltre ad essere utilizzato per le procedure di identificazione e per lo smistamento degli immigrati clandestini verso altre destinazioni".

Il ministro ha spiegato che "la sua capacità ricettiva è di sole 186 persone. E poiché sull’isola non vi sono altri edifici disponibili, se gli sbarchi crescono rapidamente e a dismisura, l’intero apparato entra ovviamente in crisi, pregiudicando il rispetto delle condizioni ordinarie in fatto di igiene, di sicurezza e gestione amministrativa. In questi casi, quando cioè nel giro delle 24-48 ore l’afflusso supera la capienza massima anche di cinque e sei volte, il Centro può funzionare soltanto come un ricovero di fortuna, con gravi inconvenienti per i migranti, per gli operatori sociali e per le Forze dell’ordine".

Pisanu ha detto che dopo il servizio del settimanale “L’Espresso” ha disposto severi accertamenti e "non è emerso nulla che possa configurarsi come atto di violenza. Ora c’è solo da attendere serenamente il giudizio della magistratura che, a quanto mi risulta anche in queste ore, sta andando avanti nei suoi lavori. Attendo anch’io con estremo interesse le conclusioni del magistrato, ma sono anche convinto che esse non saranno lontane dalle conclusioni a cui, con indagini diverse, sono arrivati il prefetto di Agrigento e un alto ufficiale dell’Arma dei Carabinieri".

Pisanu ha detto ce la Corte UE non ha messo sotto accusa l'Italia ma chiesto delucidazioni e che si augura lo stesso intento abbia anche il parlamento UE. Il ministro ha rigettato le accuse agli operatori del centro di Lampedusa e alle forze dell'ordine e quelle di espulsioni collettive, sottolinenando che "fino ad oggi, neppure nei momenti di peggiore sovraffollamento, nessuno, né tra gli immigrati né tra gli operatori del Centro, ha mai segnalato, dico mai segnalato, in maniera circostanziata atti di violenza o abusi di qualsiasi genere; situazioni di disagio sì, atti di violenza no".

Il ministro dell'interno ha reso noto che il Centro sara' potenziato con nuovi servizi igienici e con un’altra area per una tendopoli di emergenza destinata ai migranti clandestini in attesa di ulteriore sistemazione. Ha detto che si è deciso, inoltre, di ridimensionare il ruolo del Centro, trasformandolo in un “Centro di soccorso e prima accoglienza”, non più di assistenza e, pertanto, di rinnovare la convenzione con la “Misericordia”. Insieme a questi interventi di urgenza verrà avviata la costruzione del nuovo centro, utilizzando l’area attualmente occupata da una caserma dell’Esercito, soluzione prima malvista dalla comunita' locale.

Pisanu ha detto che il Governo ha prorogato lo stato di emergenza a Lampedusa e sara' quindi nominato un Commissario ad hoc, nella persona del prefetto Dionisio Spoliti.

Speciale immigrazione e razzismo

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